Glaciologia

Nuovi DATI confermano che la calotta ANTARTICA si sta sciogliendo sempre più velocemente

Negli ultimi dieci anni il massiccio strato di ghiaccio dell'Antartide ha perso due volte la quantità di ghiaccio soprattutto nella parte occidentale, rispetto invece a quello accumulato nella zona orientale. Questo quanto riferito dai ricercatori dell'Università di Princeton, che son giunti all'inevitabile conclusione che la calotte di ghiaccio del Continente più meridionale, si sta sciogliendo sempre più velocemente.

In particolare i ricercatori hanno preso in esame tutti i dati raccolti nel periodo compreso tra il 2003 e il 2010, constatando che lo strato di ghiaccio ha perso la bellezza di 92 miliardi di tonnellate di ghiaccio l'anno. La stragrande maggioranza di questa importante perdita si registra soprattutto nella zona occidentale, che è la più piccola delle due principali regioni del Continente e confina con la Penisola Antartica, che si "inerpica" verso il Sud America.

A partire dal 2008 la perdita di ghiaccio dai ghiacciai instabili nell'Antartide occidentale è raddoppiata rispetto alla media annua di 121 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Lo strato di ghiaccio nell'Antartide orientale (regione molto più grande e nel complesso più stabile dell'intero Continente) è invece aumentato durante lo stesso periodo, accumulando la metà di quantità di ghiaccio perso nella zona ovest. "Abbiamo una soluzione che è molto solida, molto dettagliata e soprattutto non ambigua", afferma il co-autore dello studio Frederik Simons, professore della Princeton University. "Un decennio di analisi non può confermare e/o smentire che questa perdita di ghiaccio è la diretta causa del riscaldamento globale antropogenico. Tutto quello che abbiamo fatto è prendere l'equilibrio del ghiaccio in Antartide e scoprire che effettivamente si sta sciogliendo".

Rispetto ad altri tipi di dati, questo studio dimostra che il ghiaccio nell'Antartide occidentale si sta sciogliendo ad una velocità di gran lunga maggiore di quanto precedentemente conosciuto e che lo strato di ghiaccio occidentale è molto più instabile rispetto alle altre regioni del Continente. I tassi complessivi della perdita di ghiaccio di tutta l'Antartide sono aumentati di circa 6 miliardi di tonnellate l'anno durante il periodo di 11 anni esaminati dai ricercatori. Il tasso di fusione nell'Antartide occidentale, tuttavia, è cresciuto di 18 miliardi di tonnellate l'anno.

La preoccupazione, secondo gli esperti, è che questa accelerazione nella perdita di massa si è verificata lungo l'ovest dell'Antartide soprattutto nel Mare di Amudsen, in particolar modo nella Pine Island e nel ghiacciaio Thwaites, ove erano già state precedentemente registrate perdite pesanti. Un iceberg di più di 2.000 miglia quadrati si staccò nel ghiaccio Thwaites nel 2002. In Antaride, più che la temperatura dell'aria, sono le correnti oceaniche che sciolgono i ghiacci, e una volta sciolto il ghiaccio contribuisce ad aumentare il livello delle acque marine.

"Il fatto che la fusione che si è verificata nella West Antartide è ancora in fase di accelerazione è un grosso problema, perchè sta aumentando il suo contributo all'innalzamento del livello del mare", riferisce Harig, che poi continua "Si ha davvero il potenziale per essere un problema relativo all'instabilità. Si è giunti al punto che se si continua a perdere la massa in quelle zone, la perdita potrebbe essere in grado di generare una valutazione di auto-rafforzamento quando si perderà sempre più ghiaccio".

Mentre il volume di uno strato di ghiaccio è un'informazione molto importante, si può cambiare senza modificare la quantità di ghiaccio che è presente. Neve e ghiaccio, per esempio, si compattanno sotto il proprio peso in modo che i laser che vengono utilizzati rimbalzavano sulla superficie del ghiaccio per determinare il volume, sembra esserci una riduzione della quantità di ghiaccio. La massa o il peso, d'altra parte, cambiano quando il ghiaccio viene effettivamente ridistribuito e poi perso.

Rinaldo Cilli

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