Glaciologia
Veicolo SUBACQUEO fornisce le prime immagini in 3D della parte inferiore del GHIACCIO antartico
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Glaciologia
- Pubblicato 29 Novembre 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Il gruppo di ricerca National Science Foundation (NSF) ha testato con successo un veicolo sottomarino autonomo (l'AUV) in grado di produrre mappe tridimensionali ad alta risoluzione del ghiaccio antartico marino.
Il veicolo ha mappato la parte inferiore dei banchi di ghiaccio situati in tre aree a largo della Penisola antartica, precedentemente inaccessibili. I risultati della ricerca sono stati pubblicati questa settimana sulla rivista Nature Geoscience. Il progetto è stato sviluppato in maniera congiunta tra gli scienziati dell'Istituto di Antartide e Scienze Marine, insieme all'Antartic Climate e Cooperative Research Centre Ecosystem, al Woods Hole Oceanographic Insitution e al British Antartic Survey.
Ted Maksym, un ricercatore della Wood Hole e co-autore dello studio, ha riferito che che il dispiegamento del fondale è un primo passo molto importante verso la realizzazioni di nuovi tipi di misurazioni sottomarine di routine necessarie per aiutare a monitorare e a comprendere ancor più nel dettaglio i cambiamenti del ghiaccio in mare su larga scala.
"Mentre la maggior parte degli strumenti di indagine oceanografica studiano il fondo marino nelle zone più profonde, il sonar posto in alto all'AUV permette una ricerca più accurata dei fondali sotto al ghiaccio", riferisce lo scienziato di inegneria della Wood Hole, che ha inoltre progettato, costruito e successivamente gestito l'AUV.
Questo veicolo lavora ad una profondità di 20-30 metri ed è stato guidato direttamente dall'esterno. I dati raccolti sono poi stati usati per generare i rilievi batimetrici 3D ad alta risoluzione della parte inferiore del ghiaccio. Il robot ha un colore giallo e pesa all'incirca 200 kg. Il design a "doppio scafo" dà al robot maggior stabilità per rilevare fotografie a bassa velocità.
"La manovrabilità e la stabilità del fondo marino è stata l'ideale per poter afforontare al meglio questa missione, in quanto l'AUV è un veicolo di piccole dimensioni ed è stato facile spingerlo attraverso canali stretti di ghiaccio ove altimenti mezzi più grandi non sarebbero mai riusciti a passare", conclude Singh.
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