Glaciologia
Strisce di Tigre sotto i Ghiacciai Antartici ne rallentano il flusso verso il Mare
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Glaciologia
- Pubblicato 13 Novembre 2013
- Scritto da Paolo Lui
Strette strisce di terra e rocce sotto gli imponenti ghiacciai antartici, creano zone di attrito che rallentano il flusso di ghiaccio verso il mare, questo hanno scoperto i ricercatori della Princeton University e del British Antarctic Survey.
Capire il funzionamento di queste zone, sotto forma di alto attrito e regressione, potrebbe aiutare i ricercatori a capire come il flusso di questi ghiacciai risponde ad un riscaldamento del clima.
Proprio come le strisce antiscivolo su pavimenti impediscono alle persone di scivolare su un pavimento bagnato, queste costole o "strisce di tigre" (il nome dato in riferimento alla tigre mascotte di Princeton), forniscono l'attrito che ostacola i ghiacciai al scivolamento lungo il fondale di roccia e sedimenti, secondo la ricerca che trovate online nella rivista Science.
I ricercatori hanno scoperto queste strisce di tigre, che si verificano in grandi regioni scivolose sotto i ghiacciai, usando modelli matematici basati su dati del National Snow and Ice Data Center e del British Antarctic Survey. Il lavoro è stato condotto da Olga Sergienko, un ricercatore associato nel Programma di Princeton in Scienze dell'Atmosfera e oceanica, e Richard Hindmarsh, uno scienziato presso il British Antarctic Survey. I ricercatori vorrebbero conoscere i fattori che determinano il flusso dei ghiacciai, che sono enormi, e lo spostamento delle lastre di ghiaccio che, quando il flusso arriva in mare, può contribuire sostanzialmente al livello dei mari (*...).
I ricercatori hanno studiato due ghiacciai, il ghiacciaio Pine Island e il ghiacciaio Thwaites in Antartide occidentale, che insieme contribuiscono per circa il 10% di aumento osservato del livello del mare nel corso degli ultimi 20 anni, nonostante le loro piccole aree (*...).
Il ghiacciaio Pine Island si muove a una velocità di circa 1,5 miglia all'anno, secondo i ricercatori. Studiare il fondo di questi ghiacciai è quasi impossibile a causa della incapacità di vedere attraverso il ghiaccio, che è molto spesso. Per farlo, i ricercatori hanno utilizzato le misurazioni satellitari della velocità del ghiaccio e conformazione del fondo ottenuti dai dati radar raccolti per via aerea, un metodo usato per rilevare il substrato roccioso e la topografia della superficie, così come le osservazioni sul campo. Utilizzando i dati, Sergienko ha creato un modello matematico che calcola ciò che accade all'interno del ghiacciaio che scorre lungo la roccia. Il modello prevede la formazione delle strisce di tigre o costole, che Hindmarsh aveva teorizzato alcuni anni prima.
I 'Tiger stripes': l'esistenza di strisce o nervature (in rosso) indicano le aree di alto attrito tra il ghiacciaio e il substrato roccioso sottostante. Queste nervature ad alto attrito rallentano il movimento del ghiaccio verso il mare. L'immagine a sinistra è del Pine Glacier Island e l'immagine a destra è il ghiacciaio Thwaites, in Antartide occidentale.
L'attrito all'interfaccia tra il substrato roccioso e il ghiaccio del ghiacciaio è un fattore importante nella velocità dello stesso. Quando l'attrito è elevato, il ghiacciaio si muove lentamente. Quando l'attrito è basso, é come quando la fusione dei ghiacci fornisce uno strato liquido che permette al ghiaccio di scivolare sopra la roccia, e il ghiacciaio si muove quindi più velocemente. I ricercatori chiamano le "Strisce di Tigre" anche costole, a causa della loro struttura leggermente curva, e si trovano a circa una angolazione di 30 gradi rispetto alla direzione di movimento del ghiacciaio.
Queste costole sorgono e decadono in risposta a processi naturali da circa 50 a 100 anni, secondo i calcoli dei ricercatori. Il processo è fortemente influenzato da come l'acqua, che viene dalla fusione dei ghiacci dovuta al calore sviluppato intrappolato nella Terra, si infiltra nello spazio tra la calotta di ghiaccio e la roccia. Questi cambiamenti possono anche accadere indipendentemente dai cambiamenti climatici.
PS: (*...) = Trovo discutibili questi affermazioni.
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