Geologia, Ecologia e critica ambientale
Trovato CESIO 137 in dosi superiori alla media in molti cinghiali della Valsesia
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Geologia, Ecologia e critica ambientale
- Pubblicato 08 Marzo 2013
La notizia che nelle ultimissime ore sta facendo il giro dell'Italia è quella del ritrovamento di Cesio 137 in diversi cinghiali abbattuti in Valtellina, in dosi molto superiori a quelli previsti da una normativa europea in caso di incidente nucleare.
I ministeri della salute e dell'ambiente hanno subito attivato il nucleo NAS dei Carabinieri, che hanno iniziato indagini accurate. Domani mattina a Torino è in programma una riunione per coordinare le attività, dopo il ritrovamento di CESIO 131 in un comprensorio della Valsesia. Sono stati rilevati livelli di Cesio superiori a 600Bg/kg (Becquerel per Kilo, unità di misura per il cesio 137), valori più che sufficienti per attivare le consuete procedure di emergenza, monitorare l'area e cercare di capire la fonte dell'inquinamento.
Il cesio 137 e' un radionuclide artificiale prodotto dalla fissione nucleare. Viene rilasciato da siti nucleari, ci spiega Elena Fantuzzi, responsabile dell'Istituto di Radioprotezione dell'Enea. Tra le ipotesi si indaga sul rilascio della sostanza dopo l'incidente del 1986 a Chernobyl, oppure provenienti dagli ex siti di Trino Vercellese (impianto nucleare spento nel 1987) e Saluggia, il sito sperimentale dell'Enea. Un ulteriore ipotesi sarebbe quella del metabolismo dei cinghiali, e bisogna capire se essi possono favorire l'accumulo del Cesio 137 al di sopra dei limiti "sicuri". L'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello, invita ad evitare gli allarmismi, in attesa di ulteriori sviluppi e indagini.
Foto di Archivio.
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