Geologia, Ecologia e critica ambientale

Alghe confuse per idrocarburi a Taranto: altro caso di disinformazione

Dettagli: Categoria principale: Scienze Naturali; Categoria: Geologia, Ecologia e critica ambientale; Pubblicato 03 Gennaio 2014

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Scoppiato un nuovo scandalo in quel di Taranto: stavolta non c'entra l'ILVA ma le acque antistanti la città.

Si tratta di un'alga, un ematococco, più precisamente Haematococcus pluvialis. Quello che ieri sembrava essere l'ennesimo inquinamento ambientale sulla costa Tarantina di Lama, in realtà si è rilevato un evento naturale che gli esperti tra l'altro non classificano raro nella zona. Si ringrazia Meteopuglia in Foto per le segnalazioni.

Tutto parte da varie segnalazione pervenute ieri alla capitaneria di Porto di Taranto da parte di cittadini che segnalavano macchie rosse a ridosso della costa in varie insenature a ridosso di Lama, una frazione a sud di Taranto. L'intervento sul posto della Capitaneria coadiuvata dall'Arpa Puglia ha da subito scongiurato il peggio. Il possibile inquinamento da idrocarburi era da escludere all'istante per la mancanza sia di oleosità nel mare che di odore acre classico dell'inquinamento da idrocarburi. Intanto però sul web si scatenavano i post da parte di noti siti nazionali sull'ennesima "catastrofe ambientale a Taranto" magari un attimo di cautela prima di giudicare non guasterebbe...

Ecco allora che prende forma l'ipotesi più plausibile quella di un'alga microscopica, non rara tra l'altro, che si sparge con il vento e agevolata da condizioni meteomarine calme e miti può proliferare nei periodi invernali esattamente com'è successo ieri sulla costa Tarantina. Teoria avvallata anche da Maurizio Gazzaniga membro del Gruppo Italiano di Microscopia Naturalistica e autore di diversi libri sull'argomento.

Nessun dramma quindi a Taranto, solo un evento naturale, ma quello che si è letto sul web nelle ultime ore ha del clamoroso su come spesso la situazione ambientale Tarantina venga facilmente strumentalizzata da facili conclusioni errate!

Le foto sono state inserite sulla pagina facebook/Mare Per Sempre Taranto