Climatologia
Arriva il DOPPIO El Niño ? Molti esperti non sono d'accordo!
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- Pubblicato 29 Marzo 2015
- Scritto da Ali Dorate
Ai primi di marzo, la NOAA aveva annunciato l'arrivo di El Niño.
El Niño è il risultato di un indebolimento degli alisei (venti orientali) che soffiano nel Pacifico equatoriale.
Normalmente l'acqua calda da un El Niño si diffonde attraverso il Pacifico e si raffredda man mano che evapora. La maggiore umidità dell'aria porta a temporali e tempeste tropicali che si muovono in direzione della costa occidentale del Sud America.
Gli effetti di El Niño sono disastrosi: inondazioni, frane, scioglimento dei ghiacciai e carestie dopo siccità e incendi boschivi. Siamo alla vigilia della nascita di un "doppio El Niño"! La maggior parte degli scienziati è preoccupata poichè un "doppio El Niño" è associato ad un periodo di tempo estremo che potrebbe portare ad una nuova fase di cambiamento climatico.
La fase El Niño s'instaura a causa del surriscaldamento delle acque superficiali oceaniche del Pacifico orientale che, attraverso l'aumentata convezione, modificano a loro volta la circolazione equatoriale dei venti e con essa la distribuzione delle precipitazioni, regolando l'alternanza di periodi di siccità e di maggiore piovosità lungo tutto il Pacifico Equatoriale. Questo non è successo tanto quanto anticipato nel corso dell'ultimo anno. Come spiega Kevin Trenberth del National Center for Atmospheric Research, l'energia non è stata presa dal mare e c'è un mini riscaldamento globale, per così dire, associato a quella energia. Di che tipo di aumento della temperatura stiamo parlando? Trenberth dice che potrebbe significare un aumento di due o tre decimi di un grado Celsius o fino a mezzo grado Fahrenheit. Il cambiamento potrebbe verificarsi "bruscamente", per poi restare per cinque o 10 anni. Mentre questi numeri possono sembrare piccoli, nel contesto del clima globale, uno spostamento di tale entità potrebbe avere conseguenze devastanti. "I numeri possono sembrare insignificanti o poco rilevanti, ma nel contesto possono avere conseguenze catastrofiche. Tale aumento di energia è cibo per i sistemi meteorologici. Gli effetti raddoppieranno o quadrupleranno", dice Trenberth.
Non tutti sono a favore della teoria del "doppio El Niño". Simon Donner, un climatologo della University of British Columbia sostiene che "non si può definire ciò che sta accadendo ora doppio El Niño". L'esperto riconosce inoltre che è ancora troppo presto per affermare che il prossimo anno avremo a che fare con El Nino. Andrew Weaver, climatologo e membro del partito dei Verdi della British Columbia, fa notare che esiste la "barriera di primavera", e cioè una nota diminuzione dell'attendibilità delle previsioni su questi eventi durante la primavera.
Ali Dorate
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