Climatologia
L'Oceano Atlantico è cambiato 1.000 anni prima che finisse l'Era Glaciale:DETTAGLI
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- Categoria principale: Scienze Naturali
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- Pubblicato 22 Dicembre 2014
- Scritto da Paolo lui
Gli scienziati sapevano già che alla fine dell'ultima era glaciale, circa 14.700 anni fa, si sono verificati importanti cambiamenti per l'Oceano Atlantico in un periodo noto come l'intervallo di Bolling-Allerod. Durante questo periodo, quando i ghiacciai erano in fusione e la Terra in riscaldamento, le correnti dell'Oceano Atlantico cambiarono direzione, ai suoi livelli più profondi.
I ricercatori hanno analizzato la chimica di 24 antichi fossili di corallo del Nord Atlantico per conoscere meglio la circolazione delle sue acque durante l'ultima era glaciale. Essi hanno scoperto che i coralli hanno registrato una elevata variabilità delle correnti dell'Oceano Atlantico alle medie profondità, a circa 2 km sotto la superficie, fino a 1.000 anni precedenti all'intervallo Bolling-Allerod. Il team suggerisce che questi cambiamenti possono essere stati un segnale di allarme precoce che il mondo era pronto a passare dal suo stato glaciale al mondo più caldo che conosciamo oggi.
Lo studio è stato pubblicato recentemente sulla rivista Paleoceanography, e il dottor David Wilson, del Dipartimento di Scienze della Terra e Ingegneria presso l'Imperial College di Londra, ha dichiarato: "Gli oceani sono sempre stati un barometro importante quando si tratta di cambiamenti nel nostro pianeta. I fossili di corallo che abbiamo studiato ci informano come l'Oceano Atlantico settentrionale alle medie profondità era caratterizzato da cambiamenti fino a 1.000 anni prima di quanto ci aspettassimo. La prospettiva allettante è che questa variabilità può essere stata un segnale che l'ultima era glaciale stava per finire."
I coralli fossili analizzati dal team provengono da una specie chiamata Desmophyllum Dianthus, che sono spesse circa 5 cm di diametro. Di norma, vivono solo per 100 anni, dando alla squadra di ricerca una visione rara di quello che stava accadendo alle correnti dell'oceano durante questo relativamente breve periodo temporale. Migliaia di anni fa, sono cresciuti sullle montagne sottomarine del New England, che sono una catena di montagne sottomarine a circa 1.000 chilometri al largo della costa orientale degli Stati Uniti, che si trovano ad una profondità media di 2 km sotto la superficie. Questa zona subacquea è importante per comprendere le correnti del Nord Atlantico.
Mentre alcuni dei coralli analizzati dal team provengono da collezioni storiche, la maggior parte sono stati raccolti dai ricercatori, provenienti da precedenti spedizioni nel 2003 e nel 2005 alle Seamounts New England. I ricercatori hanno utilizzato, nelle profondità marine, i veicoli robotici chiamati Hercules e Alvin per raccogliere gli antichi fossili di corallo.
Questi antichi fossili di corallo accumulano elementi delle terre rare dall'acqua di mare, tra cui il neodimio, che "lavato" dalle rocce sulla terra e scivolato nell'Oceano Atlantico, si è diffuso nelle sue correnti, per poi finire in scheletri di corallo. Gli Isotopi di neodimio in diverse regioni del mondo hanno firme specifiche, create da decadimento radioattivo nel corso di miliardi di anni. Gli scienziati hanno studiato la chimica dei fossili di corallo per determinare da dove gli isotopi di neodimio erano venuti, dando loro un posizionamento nella circolazione dell'Oceano Atlantico alla fine dell'era glaciale.
Dal momento che gli oceani del mondo sono collegati da correnti, il prossimo passo sarà vedere come la squadra di ricerca integrerà le prove rinvenute dal Nord Atlantico in un quadro di cambiamenti globali alle quote medie degli abissi oceanici di tutto il mondo. In particolare, il team è interessato a esplorare come l'Oceano Meridionale intorno all'Antartide sia cambiato nello stesso periodo temporale, analizzando isotopi di neodimio in una raccolta di coralli dell'Oceano Meridionale.
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