Climatologia
L'Energia del sole influisce su 1.000 anni di variabilità naturale del clima nel Nord Atlantico
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Climatologia
- Pubblicato 23 Marzo 2014
- Scritto da Paolo Lui
Un nuovo studio, pubblicato su Nature Geoscience, ricostruisce il clima e l'attività solare nel corso degli ultimi 1000 anni, e trova che minuscoli cambiamenti nell'attività solare hanno un notevole impatto sulle dinamiche oceaniche atmosferiche nel Nord Atlantico, con potenziali effetti sul clima regionale.
Gli autori trovano che una bassa attività solare, come quella che stiamo vivendo, è associata ad un aumento dei blocchi altopressori che influenzano la Corrente a getto in inverno, e le conseguenti oscillazioni del vortice polare.
Gli autori propongono un meccanismo di amplificazione solare, per cui "un sistema ad alta pressione quasi stazionaria nel Nord Atlantico orientale modifica il flusso dei venti occidentali. Possiamo concludere che questo processo potrebbe aver contribuito ai freddi e consecutivi inverni documentati in Europa durante la Piccola Era Glaciale. "
Secondo gli autori, " l'Analisi della componente atmosferica nel modello climatico ha rivelato che durante i periodi di minimi solari ci fosse un sistema di alta pressione situata ad ovest delle Isole Britanniche. Questa caratteristica è spesso definita come il Blocco atmosferico, e si chiama così perché blocca i caldi venti occidentali, deviandoli, permettendo alla fredda aria Artica di scorrere a sud, portando rigidi inverni in Europa, come quelli recentemente sperimentato nel 2010 e nel 2013."
"Studi meteorologici hanno già trovato effetti simili di variabilità solare sulla forza e la durata dei Blocchi atmosferici invernali negli ultimi 50 anni, e anche se l'esatta natura di questo rapporto non è ancora chiaro, si pensa sia dovuto a processi complessi che avvengono negli strati superiori dell'atmosfera conosciuta come la stratosfera. "
"In questo studio abbiamo dimostrato che in questo rapporto sono in gioco anche tempi più lunghi andando a ritroso nel passato e i grandi cambiamenti oceanici, registrati nei microfossili, che possono aver contribuito a sostenere questo modello atmosferico. Infatti proponiamo che questa risposta oceano-atmosferica combinata all'inizio dei Minimi Solari può contribuire a spiegare i notoriamente rigidi inverni vissuti in Europa tra i secoli 16 ° e 18 °, così vividamente rappresentati in molti dipinti, tra cui quelli famosi di Gelo a Londra e sul Tamigi, ma anche causa di cattivi raccolti e carestie."
PS: naturalmente non manca l'accenno all'antropogenico, è risaputo oramai che senza quello si è avversati anche in sede di pubblicazioni Scientifiche...
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