Astronomia
Possibili vulcani di ghiaccio scoperti su Plutone. FOTO
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- Categoria: Astronomia
- Pubblicato 11 Novembre 2015
- Scritto da A.T.
Gli ultimi risultati delle osservazioni di Plutone e le sue lune sono davvero interessanti.
L'eventuale scoperta di una coppia di vulcani di ghiaccio su Plutone è tra gli inaspettati risultati "sorprendenti" forniti dalla sonda New Horizons della NASA, appena quattro mesi dopo il suo storico flyby sull'ultimo pianeta inesplorato nel nostro Sistema Solare. Alan Stern, della NASA, ha pubblicato i risultati di un altro studio che questa volta indica la presenza di vulcani di ghiaccio su Plutone.
L'esistenza di tali formazioni si sospetta anche su altri oggetti del sistema solare, ma così lontano dal sole non erano pensabili. Essi sottolineano il fatto che un pianeta nano deve avere la fonte di calore interna. Gli scienziati della NASA sospettano la presenza di due montagne che si trovano a sud della pianura caratteristica dello Sputnik Planum, una vasta area di pianure ghiacciate lisce situate all'interno dell'enorme regione a forma di cuore di Plutone, informalmente conosciuta come Tombaugh Regio. Potrebbe essersi formata molto recentemente, derivante da attività geologica negli ultimi 10 milioni di anni. Quella più alta e più ampia è il Piccard Mons, che ha una altezza di circa 500 metri. Leggermente più piccola, con una altezza di 3.200 metri e una larghezza di circa 100 chilometri, il Wright Mons. Nel centro di ciascuno di esse si possono vedere le depressioni caratteristiche simili a quelle che sono presenti nei vulcani sulla Terra e Marte.
Questi rapporti sono il risultato delle analisi delle immagini trasmesse dalla sonda New Horizons dopo il volo accanto a Plutone, avvenuto il 14 luglio di quest'anno. La scoperta suggerisce che all'interno del pianeta nano doveva esserci una fonte di calore che ha portato alla fusione degli strati sotterranei di azoto e metano, per poi liberarli in superficie. Probabilmente sono responsabili del rinnovo periodico della superficie di Plutone. E i ricercatori devono capire perché il pianeta nano è così attivo da un punto di vista geologico.
Sedi di oltre 1.000 crateri mappati su Plutone dalla missione New Horizons della NASA che indicano una vasta gamma di età superficiale, il che probabilmente significa che Plutone è geologicamente attivo in tutta la sua storia. Credit: NASA / Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory / Southwest Research Institute
A.T.
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