Astronomia

Curiosity cerca Nuove Avventure verso le Invitanti Pendici del Monte Sharp

L'Imager Mars Lens Hand del Mars rover Curiosity della NASA, ha fornito questa visione notturna di un foro prodotto dal trapano del rover e, all'interno del foro, una linea di cicatrici prodotte dal laser del rover stesso. Il foro è 0,63 pollici (1,6 centimetri) di diametro. La fotocamera ha usato i propri LED a luce bianca per illuminare la scena il 13 maggio 2014.

Il rover Curiosity della NASA ha detto 'addio Kimberley' (clicca qui per vedere l'articolo precedente), dopo aver soddisfatto i suoi obiettivi di perforazione in una fredda lastra di arenaria rossa, prima di cercare nuove avventure sulla strada verso le invitanti pendici del Monte Sharp, la sua destinazione finale.

Curiosity ha perforato con successo il suo terzo buco nelle rocce di 'Windjama', alla base del Mount Remarkable. Da allora, il robot del peso di una 1 tonnellata, ha esaminato attentamente i risultanti 2,6 pollici (6,5 centimetri) del profondo foro, e il tumulo di grigio scuro sterile che il trapano ha ammassato intorno ad esso, con un attento esame della consistenza e composizione riprese con la fotocamera MAHLI e gli spettrometri posizionati alla fine del suo braccio (2 metri).

Inoltre, ha consegnato con successo i campioni polverizzati e setacciati alla coppia di laboratori di chimica miniaturizzati a bordo; lo strumento di Chimica e Mineralogia (CheMin) e per l'analisi chimica e compositiva (SAM).

Ci vorrà del tempo per avere risultati sul materiale perforato, quindi gli scienziati e ingegneri vogliono disperatamente salire e arrivare ai piedi del Monte Sharp il più presto possibile. Ma il robot sarà sicuramente impegnato con ulteriori analisi del campione 'Windjana' lungo la strada, dal momento che c'è un sacco di materiale del campione rimasto memorizzato nel meccanismo di elaborazione del campione CHIMRA, per consentire la consegna futura dei campioni quando il rover si fermerà periodicamente durante la guida.

Curiosity ha ancora circa altri 4 chilometri per andare a raggiungere le pendici del monte Sharp, e si pensa di riuscirci entro la fine dell'anno. Gli strati sedimentari del Monte Sharp, che raggiunge 3,4 miglia (5,5 km) nel cielo marziano, sono la destinazione finale del robot a sei ruote, all'interno del Gale Crater, alla ricerca di tracce di acqua e di eventuali forme di vita associate. Tali minerali potrebbero eventualmente indicare luoghi che hanno sostenuto potenziali forme di vita marziane, passate o presenti, se mai esistite.

PS: Si vocifera anche di batteri portati dallo stesso rover dalla terra, che potrebbero essere compatibili per resistere alle condizioni di vita su marte, anche se non c'è niente di concreto, e di un nuovo cratere scoperto, di cui vi abbino il video.

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