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Gli scienziati scoprono prove geomorfologiche di uno tsunami sulle isole maltesi
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- Scritto da Ali Dorate
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista britannica. Il team, guidato dal dottor Malcolm Bray, ha trascorso gli ultimi tre anni conducendo uno studio sulla morfologia della costa nord-orientale, con l'aiuto del dipartimento di Geografia dell'Università di Malta. I ricercatori hanno scoperto che i grandi massi, in più di due dozzine di siti nel nord-est di Malta, sono stati spostati in terra fino a 100 metri dal fondo del mare, a seguito di una grande onda.
"I nostri calcoli mostrano che l'onda di tsunami potrebbe essere stata alta almeno quattro metri in alcuni punti, e sostanzialmente più forte rispetto alle grandi onde di tempesta sulle isole", spiega Bray. I ricercatori ora sperano di stabilire l'età dei depositi per determinare esattamente quando lo tsunami ha avuto luogo.
Il bacino del Mediterraneo è sismicamente attivo e lo tsunami è un evento normale, secondo una loro ricerca e catalogazione che risale all'epoca classica. Gli studi effettuati sulle coste limitrofe mostrano che vi è stato un grande tsunami, in media, ogni 400 anni. Gli ultimi importanti nel 1169 e nel 1693 sono stati innescati da terremoti centrati sulla scarpata di Malta, a sud est della Sicilia, che si affaccia direttamente sulla costa nord-orientale di Malta ed è solo a 100 km, o 54 miglia nautiche, di distanza.
Uno tsunami a Malta potrebbe essere causato anche da attività sismica in Grecia, dove si è verificato un evento importante nel sud-ovest di Creta nel 365 dC.
Il professor Derek Mottershead ha spiegato: "C'è stato uno tsunami nel 1908, ma i rapporti dicono che ha avuto solo un impatto limitato su Malta, provocando semplicemente inondazioni localizzate intorno a Msida e Marsaxlokk. Sembra che nessun evento di magnitudo incriminato dalla nuove prove si sia verificato negli ultimi 300 anni, e quindi non c'è memoria storica di tale evento devastante. E' altamente probabile che ci siano state altre onde altrettanto devastanti in precedenza, e che non é detto non ci saranno più in futuro."
Dr Bray ha detto: "La cosa più importante che possiamo fare è quello di educare la gente circa i rischi di un probabile tsunami, ed essere in grado di datare l'età degli animali marini che hanno vissuto su quelle rocce ci aiuterà ad individuare l'ultima volta che le rocce si trovavano sul fondo del mare, e quindi datarne il periodo dell'eventuale tsunami."
Ali Dorate
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