Previsioni & Previsioni grafiche
CFS, il modello matematico che guarda avanti: Il Run00z ipotizza neve a fine febbraio e un gelido mese di marzo. Le immagini!
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- Pubblicato 18 Febbraio 2012
- Scritto da Brando Trionfera
Con qualche aggiustamento si tratterebbe di un modello matematico realmente all’avanguardia. Stiamo parlando del centro elaborazione di calcolo statunitense, sotto la nomina di “CFS”. La carta che guarda avanti. Resta compito arduo riuscire a dare una certa affidabilità a mappe che riescono ad inoltrarsi fino a 9 mesi di distanza. Ma il tentativo fatto da numerosi ricercatori statunitensi potrebbe risultare una mossa azzardata che in un futuro prossimo può aiutare molto a scrivere quelle che si definiscono “previsioni stagionali”.
CFS si basa su numerosi dati che riceve ogni 6 ore nel corso della giornata. L’elaborazione dei RUN si basa su due livelli. Il primo, quello mensile che si ferma ad una previsione entro i 30 giorni dalla ricezione dei dati. Il secondo invece, riesce ad emettere una “sentenza” fino a 9 mesi di distanza.
Abbiamo deciso di inoltrarci nelle configurazioni bariche emesse dal Run con i dati ricevuti alla mezzanotte di oggi. Bisogna ammettere che la visione per il mese di marzo risulta a dir poco fantascientifica e darebbe parecchie soddisfazioni a chi, appassionato di neve o del freddo a oltranza, aveva già gettato la spugna per il protrarsi di un inverno che è risultato del tutto storico su gran parte della nostra penisola.
Il “bello” comincerebbe già a partire dalla fine di febbraio, quando l’anticiclone delle Azzorre è visto dal modello matematico in veloce elevazione verso le alte latitudini. Ciò andrà così a favorire la discesa di un vortice depressionario proveniente dal Nord Europa che porterebbe con se aria gelida direttamente dalla penisola Scandinava. La situazione viene rappresentata in queste mappe che analizzano da una parte la situazione barica al suolo,con il minimo depressionario che scivolerebbe sulle regioni adriatiche e dall’altra le temperature previste alla quota di 850 hPa. Inevitabilmente la neve andrebbe ad interessare anche le zone pianeggianti del centro e del nord Italia.
Ricordiamo comunque che si trattano visioni ESTREME e attualmente poco affidabili. Pertanto non è un caso che l’emissione del secondo RUN basato su dati ricevuti alle 06 di questa mattina abbia di nuovo stravolto le carte in tavola escludendo molte delle colate fredde previste per il mese di Marzo.
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