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Meteo Storia Italia: eventi meteo rimasti negli annali

CRONISTORIA e REPORTAGE minuto per minuto della STORICA nevicata a Roma tra 3 e 4 febbraio 2012

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neve rm 7A distanza di un anno esatto dalla STORICA nevicata del 2012, i nowcaster e gli appassionati di meteorologia del Lazio e di Roma Capitale si ritrovano a piangere, rimembrano i dolci e cari ricordi di quello che è stato per molti il periodo meteo più bello dal 1986 (per altri c'è stato 2005 e 2011).

Ripercorriamo "brevemente" (se mi dilungo troppo, corro il rischio di piangere sulla tastiera, al solo bel ricordo di quell'evento storico) l'evolversi dei fatti di quel week-end leggendario, ricordando per sempre che questo ed altro, saranno per sempre nella STORIA!

01 febbraio 2012: modelli matematici incredibilmente al ribasso. Grafici ENS che vedono una media di -14°C ad 850 hPa tra il 4 e il 7 febbraio, con molte precipitazioni da qui fino al 10. Tante occasioni per neve fino in pianura, di cui almeno un paio forse di grande intensità. Ma lo spettacolo inizia oggi, poiché un minimo da 995 hPa si va posizionandosi sotto costa, producendo diverse celle temporalesche, tra cui un v-shaped sul basso Lazio.

Alle 5:45 grandinata furiosa con una temperatura di appena 4°C, mentre oltre i 300 metri sui Castelli la bufera di neve iniziata un'ora prima assume caratteri eccezionali. Smette di piovere e grandinare alle 7, con temperatura di 2°C. A Rocca Priora caduti 30 cm, una ventina anche a Rocca di Papa, accumuli simili sulla Tuscia, fiocchi anche a Viterbo.

E'l'effetto della -33°C a 500 hPa e della -2°C a 850 hPa. Ma alle 7:30 avanzano nuclei temporaleschi secondari (del tipo post-frontali) che portano graupel e i primi timidi fiocchi di neve, segnalati tra Boccea, Primavalle e Pineta Sacchetti-Gemelli. La giornata si conclude con un timido sole, mentre il vortice perturbato visto al sat è semplicemente STUPENDO.

Opto per una gita con amici sulla Via Cassia Vejentana, e a soli 20 km da Roma, lo scenario che mi si pone davanti è di indiscutibile bellezza. Le strade ghiacciano in fretta e dopo solo due ore di NIVOTOUR sono costretto a ritornare nella Capitale.

6.45

Satellite delle ore 6:45, si nota il forte sistema temporalesco traslato sul basso Lazio.

06z

Grafico ENSEMBLE del primo gennaio, 06Z su base GFS, che lascia poche interpretazioni sul rischio neve e gelo in arrivo.

12.15

Bellissimo vortice davanti alle coste del Lazio, immagine da satellite delle ore 12:15.

cassiacimini

Ed ecco una foto dei Monti Cimini, quel giorno incredibile....

02 febbraio 2012: mappe stupende, carte bellissime. Domani si balla, neve praticamente certa. L'emozione è alle stelle, l'atmosfera è elettrica. Per effetto della perturbazione numero 2 del mese di febbraio, si copre dalle 13 e inizia a piovere anche in modo forte dalle 16. Alle ore 19 cominciano le prime segnalazioni di neve a Sacrofano, Ferentino, Rocca di Cave e sui Castelli a quote basse, mentre alle 23 tutte le zone Ovest e Nord di Roma segnalano nevischio, con temperatura di 1°C.

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Bufera a Ferentino, foto dell'amico Paolo Affinati.

03 febbraio 2012: le termiche al suolo sono per alcuni aspetti RIDICOLE (-26°C a 500 hPa, -2°C a 850 hPa) ma l'aria è di tipo continentale, proviene dalla Siberia e addirittura dalla Mongolia, quindi è di tipo pellicolare e si incunea nei bassissimi strati. Il nevischio si trasforma a neve molto rapidamente quando arrivano le prime FURIOSE raffiche da NNE, mentre nel cielo si rincorrono lontani bagliori, dovuti a svariate celle temporalesche sotto costa, dirette verso la Ciociaria e la Pianura Pontina. Alle ore 02 gira del tutto a neve e in breve tempo comincia ad attaccare su auto e prati, ma la luce del lampione va e viene, e la mia pazienza da nivofilo medio incallito è messa duramente alla prova. Si hanno molti cali di tensione della corrente, ma la neve cade che è una bellezza.

Indescrivibile l'emozione del sentire i candidi fiocchi di neve cadere sulla pelle e sui capelli spettinati per l'eccitazione. Sono le tre di notte ma alcune persone urlano entusiaste, e molti si adoperano con le prime foto di rito. Esco a fare un giro per il mio quartiere, mentre la candida neve mi avvolge, con circa mezzo centimetro sulle auto. Alle 4 di notte cado nel letto, esausto, certo che quel che si avrà in giornata ha dell'incredibile.

Risveglio con le previsioni televisive dell'amico Daniele Mocio, che ci riempiono di speranze. Fuori diluvia, ma rimane ancora una patina nevosa, forse ha nevicato fino alle 07. L'eccitazione sale, così come le temperature, ma l'aumento termico si blocca alle 9:30, registrando la più bassa temperatura massima della mia stazione: +2.3°C.

Alle ore 10 tra la pioggia iniziano a comparire le prime chiazze di neve, quindi corro sul terrazzo condominiale per assistere allo spettacolo. Neanche il tempo di aprire la porta, che vengo accolto da uno scenario leggendario: neve a falde larghe, ventatissima, fiocchi di dimensioni colossali. Il vento le trascina via a grande distanza, tanto che al tatto sono anche lievemente dolorose. Le raffiche fino a 40 km/h fanno assumere al contesto temporale, qualcosa di incredibilmente bello.

Prime foto, scendo giù entusiasta urlando: STA GIRANDO A NEVE! La gente urla, si precipita di fuori, scatta foto e inizia ad impazzire, iniziano i primi disagi in strada, perché l'intensità è eccezionale. In due ore al suolo cadono 4-6 cm, non riconosco più la mia città.

A Valle Muricana si va per i 15 centimetri, Roma Sud invece attende la prima neve della giornata, che arriverà e in abbondanza in serata. Alle 16 smette, l'accumulo al suolo si aggira tra i 7 e i 10 centimetri, si sente qualche borbottio di sottofondo, dovuto ad altri temporali nevosi nei paraggi, mentre un po' tutti ci adoperiamo nella rimozione della neve dalla strada e dai marciapiedi.

Era una vita che sognavo di spalare la neve dal mio vialetto, mio padre si sente ringiovanito di 30 anni, e mentre si lavora insieme ripassano alla mente i ricordi delle nevicate di 1956, 1965, 1971, 1985 e 1986. I brividi solo a ripensare a quel momento, che aveva qualcosa di mistico, come se fosse un RITUALE da compiere prima o poi nella vita.

Alle ore 20 la temperatura sale da -0.5 a +1°C, e con le prime precipitazioni è acqua. Si ok, è previsto il blizzard, la bufera o quel che sia, ma non voglio scrivere qui le imprecazioni che dissi in serie quella sera. Vado a cena borbottando, ma appena mi riaffaccio di fuori lo scenario è stupendo: neve ventata, a bufera. Snow rate incredibile, accumula perfino sui vetri di casa. Tutto è silenzioso, non passa una macchina. Non dimenticherò mai quei momenti.

Esco a fare una nuova passeggiata, baciata dalla mia amata neve, credendo di sognare perché quel momento ho sperato di viverlo così tante volte che mi sembrava irreale. Sfondo la memoria della mia macchina fotografica, superando tutti i record di numero di scatti fotografici in breve tempo (16 giga tra foto e video, ancora da elaborare tra l'altro).

L'accumulo a mezzanotte si porta sui 13/15 centimetri, non oso credere a quel che vedo, ricordo che ad un certo punto avevo paura di affacciarmi dalla finestra per il timore che fosse solo tutto bagnato in strada, che la neve fosse un enorme invenzione della mia sfrenata fantasia da ventenne nivofilo medio incallito, residente a Roma, città dove la neve è un terno al lotto, se non una quaterna. Eppure è tutto vero, tutto vero, TUTTO VERO. E mentre scrivo, mi escono le prime lacrime di nostalgia.

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Ingente nevicata a Tarquinia, fin sulla spiaggia!

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Ferentino SEPOLTA, foto di Alfredo Collalti. 

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Piazza San Pietro durante la prima forte nevicata delle ore 12. Questo solo dopo 30 minuti di neve!

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Zona Torrevecchia quella sera

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Immagine da satellite delle ore 16:30.

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Radar CRAAS immortala la bufera serale dal mare.

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Foto dal mio terrazzo condominiale, eseguita pochi minuti prima delle ore 12.

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Sempre dal mio terrazzo condominiale attorno alle ore 12.

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La mia via al termine della bufera della mattina, si sente qualche tuono lontano.

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Il momento più speciale: la BUFERA SERALE!

04 febbraio 2012: nottata no stop. Dal primo febbraio ho messo su appena 7 ore di sonno, e dormirò poco fino al 12 febbraio. Ma il sonno non si fa sentir minimamente, l'entusiasmo è incredibile. Non passano auto per più di un ora, i disagi sono incredibili. Nevica finalmente anche sul litorale e a Roma Sud, ma tendo a precisare che alcune zone, per effetto del richiamo caldo, non la vedranno. Continuo via vai di scambio di battute "ironiche" con l'amico e collega Rinaldo Cilli di Montecelio, indimenticabili.

La temperatura cala a -1°C proprio nel momento CULT della bufera, ovvero alle 2. Lo snow rate raggiunge a tratti i 6 cm/h, mentre l'accumulo si porta a 16/19 centimetri. Resisto stoicamente sotto la neve, immobilizzato da cotanta maestosità e bellezza, ma poi cedo il passo al sonno, che mi avvolge attorno alle 03, con blizzard in atto. Incredibile, SOLO LACRIME! E'STORIA!

Vengo svegliato alle ore 7, fuori ci sono ancora gli ultimi fiocchi in atto, ma non riconosco più niente e nessuno. La prima cosa che vedo è la rampa del garage SEPOLTA da 20 centimetri di neve, mentre noto con orrore che dai palazzi cadono blocchi di neve: la gente li rimuove come fosse il virus della peste, ma perché? Tutto questo è irreale, datemi un pizzico, forse sto ancora dormendo, e mi sarei svegliato con pioggia forte e +10°C.

No, è la realtà, è la pura realtà. Mi accingo subito ad organizzare un nivotour della città, colto dall'enorme malinconia della mancanza di una persona a me molto cara, eppure così lontana. Fu uno dei tanti aspetti negativi dell'evento nevoso, l'aversi una nevicata di simili proporzioni ma non essere psicologicamente di buon umore.

Esco, armato di moon boot, righello e squadra per misurare gli accumuli nevosi. Scenario assurdo, tutto bianco, tutto sepolto. Accumuli che vanno dai 15 cm nelle zone meno esposte, a 30 cm nelle zone più esposte per effetto dei forti venti (accumuli eolici). Scatto le classiche foto di rito, avvolto in uno scenario maestoso, fiabesco.

Non smetterò mai di dirlo: 03/04 febbraio 2012, SARA' PER SEMPRE STORIA!!!

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Roma Est.

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La rampa del garage sepolta.

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Accumuli molto significativi sui terrazzi!

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Roma, quanto sei bella con la neve!

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Dettagli dei tetti e del Cuppolone.

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Villa Borghese, solo lacrime!

oò.ò.-p

Più di venti cm a San Pietro, piazza SEPOLTA.

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Alle ore 22 c'è spazio per qualche altro temporale nevoso, ma non arrivano sulla Capitale per un soffio.

Leonardo Orlandi mpi end{jacomment on}

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