Meteo Storia Italia: eventi meteo rimasti negli annali
Il freddissimo 9 Luglio del 1996
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- Pubblicato 09 Luglio 2010
- Scritto da Luciano Serangeli
Il freddissimo 9 Luglio del 1996
Negli ultimi giorni ci stiamo tutti accorgendo che in estate fa’ caldo come se fosse una cosa strana e questo dimostra che non c’e’ mai sosta nella lamentela nazional popolare al riguardo delle condizioni meteo.
Difatti, fino alla scorsa settimana, il piagnisteo comune era quella su una stagione calda che sembrava non arrivasse mai. Bisognerebbe in definitiva provare a pensare che l’atmosfera e’ un flusso continuo che mescola e rimescola in continuazione le carte in tavola e poche sono le costanti alle quali ci possiamo appellare, ritenendole dogmi di fede.
Questo e’ cosi’ vero che mi sono accorto quasi per caso, girovagando per i siti della materia che amo, che 14 anni fa’ proprio in data odierna l’eccesso termico nell’Italia centro-settentrionale non era situato in alto, bensi in basso, molto in basso direi… Eppure era il 9 Luglio anche allora!
Vediamole insieme le rilevazioni meteo di alcuni dei principali aeroporti italiani nella giornata del 9 Luglio 1996.
Milano: Temperatura minima 07 Temperatura massima 18
Torino: Temperatura minima 11 Temperatura massima 25
Verona: Temperatura minima 10 Temperatura massima 25
Trieste: Temperatura minima 15 Temperatura massima 22
Firenze: Temperatura minima 14 Temperatura massima 22
Perugia: Temperatura minima 06 Temperatura massima 25
Ciampino: Temperatura minima 08 Temperatura massima 26
Frosinone: Temperatura minima 13 Temperatura massima 26
Evidentissimamente sotto media furono la minima di Perugia con 6 gradi e la massima di Milano con 18, se si pensa che oggi le minime sono state dappertutto intorno o addirittura oltre i 20 gradi e le massime andranno ovunque tra i 30 e i 35.
Va considerato anche il fatto che la barriera delle Alpi protesse gran parte del territorio italiano dall’aria di origine artico marittima in arrivo dalla Groenlandia, altrimenti le temperature sarebbero state anche piu’ basse.
Infatti in Austria e precisamente a Innsbruck, lo stesso giorno si misurarono una temperatura minima di 7 gradi e una massima di 12, quando la media per il periodo e’ normalmente di 12 gradi per la minima e 23 per la massima.
Per gli amanti della precisione e dei particolari ecco di seguito le carte meteorologiche della situazione geopotenziale a 500 hPa ( 5500 metri circa-Media Troposfera ), di quella termica a 850 hPa ( 1500 metri circa-Bassa Troposfera ) e configurazione e velocita’ della corrente a getto ( Jet stream ) a 200 hPa ( 11/12000 metri di altezza-Alta Troposfera al confine con la Stratosfera ).
Nella prima carta a 500 hPa, vediamo come il promontorio di un forte Anticiclone delle Azzore con massimo barico di 1030 millibar si erge fin verso le isole britanniche, costringa l’aria calda di origine tropicale a risalire verso la Groenlandia ( freccia rossa ). Come risposta, dalla Groenlandia per compensazione termica aria di origine artico marittima viene inviata a latitudini molto meridionali per il periodo, approcciando in pieno l’Italia Settentrionale e in parte quella Centrale ( freccia blu )
Nella seconda mappa a 850 hPa , controllate il colore verde sull’Italia del NordEst che sta a indicare una temperatura di appena 4 gradi a 1500 metri. Altrettanto evidente il flusso da nord delle correnti in bassa Troposfera su tutto il territorio nazionale.
Nella terza e ultima mappa, l’ondulazione molto meridionale per il periodo di Luglio della corrente a getto ( Jet Stream ), la quale rappresenta un vero e proprio nastro trasportatore delle perturbazioni. Essa risiede nella zona di confine tra le masse di aria fredda che dalle zone polari dell’emisfero nord, tramite quelle che sono dette ondulazioni cicloniche ( Onde di Rossby ) raggiunge le masse di aria calda subtropicale. I venti di alta quota della corrente a getto raggiungono velocita’ molto elevate. Difatti il colore leggermente marroncino che vedete sull’Italia centro-meridionale individua correnti fino a 200 Kmh.
E qui’ si conclude il meteo racconto di quel particolare evento anomalo del lontano Luglio 1996.
Appuntamento al prossimo editoriale.
Luciano Serangeli
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