Meteo Storia Italia: eventi meteo rimasti negli annali
NUBIFRAGI DI SETTEMBRE: perché sono così violenti?
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- Pubblicato 13 Agosto 2013
- Scritto da Marco Iannucci
L'articolo che vi propongo è allo stesso tempo un amarcord di qualcuno tra gli eventi temporaleschi più significativi che hanno interessato la nostra Penisola nel mese di Settembre e un'analisi sui motivi per i quali spesso proprio il primo mese dell'Autunno meteorologico ci "regala" alcuni dei fenomeni più violenti che conosciamo.
L'immagine di apertura mostra i danni di un tipico fenomeno vorticoso che spesso accompagna questi temporali, relativo al celebre tornado di Terracina del 14 Settembre 1997.
Tra i tanti vi racconto per prima uno che ho vissuto in prima persona nella mia città. Il 7 settembre 2005 a Formia, dopo una tipica mattinata estiva, nel pomeriggio avviene un brusco cambiamento: il cielo diventa color pece, sulla città cala il buio e una SHELF CLOUD molto bassa dall'INQUIETANTE FORMA ARCUATA si approssima da sudovest, inghiottendo in un buio illuminato solo da lampi con una frequenza impressionante la città di Gaeta. Quando arriverà su Formia scatenerà il temporale più forte che abbia mai vissuto nei miei 26 anni di vita. Forte sia in termini di precipitazioni, che di vento, che di fulmini caduti. Per tutta la durata del temporale avevo paura di avvicinarmi alla finestra, terrorizzato dal rumore spaventoso della tempesta. Alla fine di un'apocalittica mezz'ora tutte le aree verdi della città e della periferie saranno dichiarate inagibili per alberi abbattuti, rami spezzati e pericolanti. Allagamenti in tutta la città, mai visti di questo genere. Ho dovuto perfino liberare dall'acqua un mio garage che non si era mai allagato prima di allora.
Addirittura segnali stradali divelti e trasportati dal vento per il centro città, ma la cosa che più mi ha colpito è stato un armadio intero volato da un balcone in mezzo alla strada, oltre alle tegole di molte case divelte. Il Sindaco e il Consiglio comunale sono rimasti intrappolati per ore nel Comune per l' allagamento della piazza Santa Teresa. In periferia pare sia andata anche peggio, con una tromba marina entrata nel litorale di Gianola e abbattutasi per fortuna in un parco alberato deserto, dove ha seminato distruzione senza fare feriti né vittime. Mai più il Comune di Formia vedrà una tale conta dei danni. Non ho mai avuto paura di un fenomeno atmosferico come quel pomeriggio di Settembre. L'immagine di wetterzentrale della mezzanotte precedente mostra l'ingresso dela perturbazione da ovest.
Ma cosa era accaduto? Si era formato un MCS (Sistema Convettivo a Mesoscala), ovvero un ammasso di cumulonembi molto esteso. Il sistema era maturo e i cumulonembi si rinnovavano ogni 10 minuti circa. I due overshooting-top in prossimità della costa, permanenti, indicano senza dubbi la violenza estrema della struttura temporalesca in quell'area, come visibile dall'immagine di archivio di sat24. Spesso l'area a SW dell'MSC, a forma di coda di solito, è quella che presenta la convezione e più violenta e quindi i fenomeni più intensi.
Ma questo non è un evento isolato. Ci sono stati davvero troppi eventi del genere e tutti estremamente distruttivi a Settembre per poterli elencare in un breve articolo, che hanno interessato le coste Toscane, Laziali, Campane. Una delle aree più soggette a questi devastanti temporali marittimi è il Golfo di Gaeta. Un evento che merita di essere ricordato è quello del tornado di Terracina del 14 Settembre 1997, la cui inquietante foto è presente in chiusura dell'articolo. Un tornado che ha seminato distruzione sul lungomare e nel centro turistico di Terracina; minuti di terrore e immagini di devastazione ben impressi nella mente di chi l'ha vissuto.
Le cause di eventi di tale potenza, distruttivi spesso in termini di raffiche di vento ed eventi vorticosi associati, come trombe marine e tornado, ma anche in termini di quantità di precipitazione caduta, sono da ricercarsi proprio nell'accumulo massimo di energia potenziale che si viene a creare al termine della stagione estiva, e al gradiente che può determinarsi in questa fase della stagione con l'aria proveniente dalle alte latitudini ormai più fresca che riesce a penetrare meglio nel Mediterraneo e a formare delle saccature più importanti. L'accumulo massimo di calore viene raggiunto spesso proprio in questo periodo dalla superficie marina. Anzi, negli ultimi anni questo fenomeno si è accresciuto. La presenza infatti più frequente di lunghe fasi anticicloniche africane che si prolungano oltre la fine del mese di Agosto contribuisce a far crescere in maniera significativa le temperature superficiali dei bacini italiani, come ad esempio il Mar Tirreno, che raggiunge non lontano dalla costa e specie in golfi protetti (come quello di Napoli, Gaeta, Salerno) temperature anche di 30C in certi casi. Sempre più rara è infatti la celebre estate settembrina, con valori miti e tempo asciutto portati dall'anticiclone azzorriano. Contemporaneamente quindi al surriscaldamento anomalo delle acque (ma anche dei terreni e delle città) di fine estate, alle alte latitudini prosegue invece il raffreddamento che porta all'ingresso della stagione autunnale. Dunque si amplifica spesso il divario termico tra e basse latitudini mediterranee, spesso ancora preda dell'anticiclone africano, e le alte latitudini europee, ormai in una massa d'aria sempre più fresca e con caratteristiche autunnali. Prima o poi quindi, spesso proprio nel mese di Settembre, la natura decide che il divario non può più amplificarsi, e si apre un canale che facilita l'ingresso di aria più fresca nel mediterraneo. Se la configurazione è giusta questo porta due masse d'aria estremamente diverse a contatto, e tutto il calore accumulato da un'estate diventa energia pura a servizio di potentissimi cumulonembi temporaleschi, che diventano MSC o supercelle, e temporali che spesso formano overshooting top. Ecco perché spesso i maggiori danni in questo si riscontrano lungo le coste. Ma naturalmente quanto detto non è legge. Può anche accadere che l'enorme energia non sia sfruttata al momento giusto, e che ad esempio l'arrivo di aria molto più fresca da est o da nord, accompagnata da tramontana o grecale forti, raffreddi bene la superficie marina e tolga umidità ai bassi strati, portando magari a giornate dal sapore autunnale senza che vi sia il passaggio di temporali particolarmente violenti, con sommo dispiacere degli amanti di fenomeni temporaleschi e sollievo per gli amministratori comunali.
Marco Iannucci
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