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Tragico incidente nella Riserva Naturale di Macalube di Aragona
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- Pubblicato 27 Settembre 2014
- Scritto da Ali Dorate
L'esplosione è avvenuta poco prima di mezzogiorno nella riserva naturale di Macalube d'Aragona ed è stata accompagnata dalla fuoriuscita di fango.
La stazione sismica denominata FAVR appartenente alla Rete Sismica Nazionale (RSN) dell'INGV, posta in località Villaggio Mosè, nel Comune di Favara (AG), a circa 10 km dalla Riserva Naturale di Macalube di Aragona, ha rilevato questa esplosione.
Sismogramma della stazione FAVR dell'INGV, tra le 11:47 e le 11:58 (le 9:47 e le 9:58 secondo l'orario UTC riportato nella figura). È visualizzata la componente verticale del movimento del terreno.
Il nome Macalube deriva dall'arabo Maqlùb che significa letteralmente "ribaltamento". Il fango ha travolto un uomo e i suoi due figli di 7 e di 9 anni. L'uomo è riuscito a sopravvivere, la bimba di sette anni è morta, mentre il bambino di 10 anni è disperso.
Tra il 2002 e il 2008, i "vulcanelli" sono state al centro di un fenomeno che ha prodotto profonde fenditure nel terreno e la formazione di una vasta collina a seguito di forti esplosioni con riversamenti di quantità enormi di argilla e fango. Il fenomeno è legato alla presenza di terreni argillosi poco consistenti, intercalati da livelli di acqua salmastra, che sovrastano bolle di gas metano sottoposto a pressione.
Il gas, attraverso discontinuità del terreno, affiora in superficie, trascinando con sé sedimenti argillosi ed acqua leggermente salata a temperature comprese tra i 20 ed i 25 °C, che danno luogo a un cono di fango la cui sommità è del tutto simile a un cratere vulcanico.
Ali Dorate
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