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BERGAMO: Ad un passo dal record di pioggia mensile per gennaio

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Dopo l'apoteosi piovosa del week-end, si fa la conta dei millimetri di pioggia caduta


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Un week-end esageratamente piovoso si lascia alle spalle diversi allagamenti, piccole frane, un manto stradale in sofferenza e pieno di voragini e buche, oltre che una grossa piena del fiume Serio a Seriate (BG) (come da foto qui a lato), la seconda di questo inverno dopo quella di Natale.

Siamo finalmente giunti al termine della intensissima perturbazione atlantica che ha interessato in modo severo il nord Italia, specialmente le regioni di nord-ovest, con correnti umidissime e miti di libeccio inizialmente, seguite da ostro e scirocco, le quali, oltre ad aver portato tantissima nuova neve abbastanza pesante mediamente oltre i 1400-1500 metri di quota, ha portato una quantità di pioggia elevatissima al nord-ovest Italia, Bergamo compresa.

In pratica la pioggia e i rovesci sono caduti ininterrottamente a partire dalla serata di giovedì 16 gennaio fino alla mattinata odierna, portando l'accumulo parziale di questo gennaio 2014 al ragguardevole valore di 221,6 mm di pioggia caduta (stazione meteo amatoriale di Seriate, 2 km ad est di Bergamo città), dato quindi parziale e ad un passo dal precedente record del lontano gennaio 1996 in cui i millimetri totali a fine mese furono ben 260 circa!

Come si è detto sopra, la lunga ed intensa perturbazione di questi ultimi giorni ha portato da sola oltre 100 mm di pioggia al già molto piovoso gennaio, e l'accumulo di 221,6 mm a di questo mese potrebbe benissimo fare "invidia" anche ad un mese autunnale o primaverile, e persino a maggio, mese che porta la media piovosa più alta in zona, di circa 150/160 mm!

Ma non potrebbe essere altrimenti: il flusso perturbato e originariamente freddo in uscita dal Canada verso l'Europa, se da un lato sta portando un inverno abbastanza crudo sulla costa orientale degli Stati Uniti, dall'altro ha di fatto impedito gli albori dell'inverno europeo, inverno quindi "ricacciato" all'origine, cioè su Russia centro-orientale e alta Scandinavia; in tal modo l'Europa diventa sede di continue perturbazioni atlantiche più o meno intense, con la mitezza che la fa da padrona.

Da segnalare anche l' anomala attività temporalesca ieri sul nord Italia, specialmente nell'alessandrino ma anche sul nord-est, con temporali che dalle zone marittime si sono spinti sulle zone interne, come avviene solitamente in primavera, e non potrebbe essere altrimenti: osservate la carta sottostante che mostra le temperature dei mari italiani: proprio nelle zone più duramente colpite dal maltempo, abbiamo temperature del mare di circa 16°C (come si vede dalla mappa sottostante), specie in Liguria centro-occidentale, e questo, unito al flusso instabile meridionale e alla divergenza dei venti in zona, ha portato condizioni ottime per lo sviluppo delle strutture cumuliformi in mare aperto, le quali poi hanno riversato, complice l'effetto di sbarramento dei rilievi che guardano a sud (effetto "stau"), ingenti quantitativi di pioggia; lo stesso meccanismo, da un adriatico mediamente caldo, ha portato ieri temporali su Veneto orientale e Friuli Venezia Giulia.

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FOTO MAPPA MARI

nella serata di ieri altri temporali hanno interessato le zone tirreniche e l'Albania, come vi mostra il satellite di queste ore in cui le macchie bianche presenti evidenziano i temporali, e questo grazie allo spostamento del vortice ciclonico in quota e al suolo verso sud-est.

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FOTO SAT

Da menzionare il possibile ritorno della nebbia fitta al nord Italia una volta che il cielo sarà totalmente sgombro dalle nubi, e sempre qui al nord, tra qualche giorno con un po' di fortuna, dopo questo eterno autunno, potrebbe anche fare il suo ingresso l'inverno.

Alessandro Bonvegna

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