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FOCUS NORD-OVEST: breve scorcio di inverno su alcune località

Mentre l'inverno è mediamente assente ovunque, in alcune zone arriva neve bagnata.

La perturbazione atlantica, carica di umide correnti di libeccio, sta interessando il nord-ovest italiano dove in alcune zone resistono "cuscini freddi" (ecco Varese questa mattina), in parte eredità di una debole irruzione fredda giunta mercoledì 15 gennaio e in parte auto-prodotte, vediamo come qui di seguito.

E' una piccola parentesi invernale, in mezzo a tante giornate più miti e autunnali, quella che stanno vivendo dalla scorsa notte e in queste ore alcuni abitanti del nord-ovest italiano, con la neve, in molti casi bagnata o mista a pioggia, che è caduta specialmente nella zona di Varese, alto lago di Lecco e quindi fondovalle valtellinese (Sondrio), oltre che nella zona della Lomellina nel pavese in queste ultime ore.

L'origine di questa nevicata va ricercata essenzialmente in tre fattori degni di nota: il primo nella debole, se non debolissima irruzione di aria fredda (al massimo è entrata un'isoterma di -2°C alla quota di 850hpa al nord Italia) avutasi nella giornata di mercoledì 15 gennaio, il secondo nella capacità di alcune zone del nord-ovest italiano, più protette dal richiamo mite meridionale, di conservare meglio fino al suolo questa piccola dose di freddo e quindi in parte, terzo fattore, di auto-produrlo grazie ad una sola notte serena con nebbie e inversioni termiche a tratti con temperature negative, questo nella notte a cavallo tra mercoledì e giovedì.

Da notare inoltre che nelle zone in cui è nevicato o sta ancora nevicando bagnato abbiamo una colonna termo-igrometrica (cioè gli strati d'aria da una quota elevata fino al suolo) con caratteristiche quasi identiche dai 1300 metri fino al suolo, quindi il divario termico che di solito è di circa +2°C ogni 300 metri di quota a scendere, in questo caso di nevicata cosiddetta "omotermica" si annulla, così come quello igrometrico (umidità relativa alle varie quote): tutto ciò è stato permesso anche dalla precipitazione moderata-forte in atto da molte ore, che ha rimescolato in tal modo gli strati d'aria, "rovesciando" l'aria fredda verso il basso.

In assenza di scaldate esagerate, come in questo caso, una carta meteo come quella sottostante, la quale evidenzia libeccio in quota (ma è desumibile un vento sud-occidentale anche al suolo dalle zone più fredde della pianura), è la migliore situazione per le nevicate "omotermiche" al nord-ovest, poiché in caso di scirocco teso avremmo avuto neve iniziale solo dal vercellese al torinese e cuneese, con la sacca fredda che sarebbe arretrata verso ovest.

A testimonianza della quantità notevole di neve che è caduta e sta cadendo in questo inverno buono quasi solo per le Alpi, vi lasciamo con una foto attuale di Fraciscio (circa 1400 metri di quota in alta Valtellina, provincia di Sondrio):

Varese imbiancata.

ALESSANDRO BONVEGNA

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