Editoriali
Val Padana: secca e avvelenata
- Dettagli
- Categoria principale: Meteo Italia
- Categoria: Editoriali
- Pubblicato 19 Gennaio 2012
- Scritto da Davide Grimaldi
Anche chi tra voi lettori non è un meteoappassionato avrà ormai capito cosa vuol dire altapressione. Non si sente parlar di altro da mesi ormai, da quando appunto il regime anticiclonico o altopressorio che dir si voglia, garantisce tempo stabile ed allontana le perturbazioni dai cieli del Nord Italia.
Senza dubbio giornate soleggiate e cieli sgombri da nuvole e pioggia danno alla maggior parte delle persone una sensazione di benessere, almeno per quanto concerne l'umore al risveglio mattutino.
Molti infatti si lamentano davanti ad una giornata uggiosa, fredda e piovosa. Si attende sempre il momento in cui un raggio di sole porti finalmente la luce dopo un periodo piovoso.
Purtroppo però, i regimi di altapressione troppo duratori come quello che stiamo vivendo portano tutto fuorchè il benessere ambientale. Fondamentalmente per due motivi: il primo è legato all'assenza
di precipitazioni ed il secondo all'assenza di rimescolamento dell'aria nell'atmosfera.
La Pianura Padana ha dalla sua la sfortuna di essere una conca incastrata tra le Alpi a Nord e gli Appennini a Sud. Proprio queste catene montuose fanno si che l'aria rimanga intrappolata senza via di fuga in regime di altapressione, chiusa da un coperchio invisibile che la tiene compressa al suolo.
In estate questo ristagno ci fa patire giornate afose e piene di inquinamento, mentre in inverno ci regala nebbie persistenti, galaverna e purtroppo anche la neve "chimica".
Veniamo al concreto e parliamo di come sta la Pianura Padana oggi: male, anzi molto male oserei dire.
L'assenza cronica di precipitazioni sta portando la siccità a livelli di allerta. Il fiume Po è in molte zone in secca, i torrenti di montagna sono ridotti drasticamente della loro portata, la neve in montagna sui versanti meridionali alpini è davvero ai minimi storici. L'acqua nelle stagioni autunnali ed invernali è fondamentale per garantire al terreno ed alle sue colture la sopravvivenza durante la primavera e l'estate. La neve poi garantisce ampie scorte idriche durante la stagione dello scioglimento. Oggi non piove e non c'è neve sui monti ed in molte province sono già in atto piani di preallarme per eventuali razionamenti futuri, specie per quanto concerne l'irrigazione dei campi.
Le precipitazioni hanno poi una seconda fondamentale funzione, ovvero quella di "lavare via" l'inquinamento da polveri sottili dovute principalmente alle attività antropiche. Il catino padano è perfetto come incubatore di inquinamento in assenza di perturbazioni data la sua lontananza dal mare (che con le brezze garantisce comunque sempre un minimo di ricambio d'aria).
Vorrei sottoporvi dei dati reali (fonti ARPA regionali) relativi all'inquinamento delle principali città del Nord Italia.
Sono dati davvero allarmanti e dopo averli visionati non ci si stupisce del fatto che negli ambulatori pediatrici (e non solo) siano drasticamente aumentati i casi di malattie respiratorie come le bronchiti.
Prendiamo in considerazione il solo PM10, ovvero un insieme di particelle inquinanti in sospensione nell'aria provenienti sia da fenomeni naturali (incendi, erosione del suolo, etc, etc) che da attività umane (traffico, processi industriali e riscaldamento in primis).
Tenete a mente leggendo quanto sotto che il livello di soglia oltrepassato il quale si entra in allarme per la salute umana è fissato a 50 microgrammi per metrocubo.
Guardate la cartina della Lombardia qui sotto riportata facente riferimento a ieri 17.01.12, giornata in cui molti hanno potuto vedere coi propri occhi il fenomeno della neve chimica (smog che si deposita al suolo dopo essersi aggregato con le goccioline della nebbia).
Come potete notare quasi tutta la Lombardia è ben oltre i 75 e molte delle principali città sono oltre i 100 (il doppio della soglia d'allarme).
Poco cambia se leggiamo i dati delle principali città piemontesi. Alessandria, Asti, Torino, Vercelli, Novara tutte al di sopra della soglia 4 da giorni, ovvero ben oltre il limite massimo consentito (50).
E per finire anche il Veneto non è da meno con città come Padova, Treviso, Verona, Venezia, Vicenza tutte oltre la soglia di allarme.
Purtroppo la situazione non migliora nemmeno durante i vari blocchi del traffico disposti dai sindaci che non sanno più come affrontare questa situazione di forte criticità. Nello scorso dicembre durante il blocco totale delle auto a Milano ad esempio i valori di PM10 sono addirittura aumentati giorno dopo giorno.
Questo articolo non vuole fare ne del terrorismo e ne del moralismo, ma vuole solo dare spazio alla cronaca reale di quanto sta accadendo oggi sul Nord Italia. Queste righe vogliono al massimo essere uno spunto di riflessione per ciascun lettore affinchè pensi a come può contribuire nel suo piccolo a migliorare la situazione.
Ognuno di noi ha una macchina e una casa con riscaldamento, pertanto ognuno di noi è una piccola fonte di inquinamento. Piccoli accorgimenti possono fare la differenza se sommati uno all'altro.
Nel frattempo aspettiamo qualche vera perturbazione come manna dal cielo ed accontentiamoci del probabile vento di foehn dei prossimi giorni almeno sul Nord Ovest, che aiuterà a spazzare via un pò l'aria stagnante ed avvelenata.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Meteo Portale Italia © Riproduzione riservata
Homepage Chi siamo Info-Contatti-Archivio Lavora con noi Privacy e Cookies Note legali
Seguici anche su
Meteo Portale Italia - MALU s.r.l. - C.F. e P.IVA 08683291002
Copyright © 2011-2015 Meteo Portale Italia. Tutti i diritti riservati.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.