Editoriali
Conferenza 'SCIE CHIMICHE': solite parole, solite immagini, solita solfa...e senza CONTRADDITTORIO!
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- Pubblicato 27 Gennaio 2015
- Scritto da Angelo Ruggieri
Se qualcuno tra indecisi e fautori stessi del complotto si aspettava qualcosa di nuovo e di concreto in termini di prove sarà rimasto ancora una volta deluso.
Nonostante le ciclopiche aspettative, la conferenza è stata caratterizzata dal solito pasto a base di “aria fritta” servito dagli organizzatori con il Patrocinio del Comune di Fontanafredda. D’altronde cosa potevamo aspettarci da una pubblica assemblea con quattro relatori tutti schierati dietro la stessa ‘linea editoriale’; una pubblica assemblea che ha visto il Comune di Fontanafredda in prima fila a ‘sponsorizzare’ un dibattito senza alcun contraddittorio scientifico.
Abbiamo ascoltato in diretta streaming la relazione di Vinicio De Bortoli (scienziato, inventore e creativo culturale), quella del biologo Giorgio Pattera, la relazione via Skype di Rosario Marcianò e gli intermezzi dei membri del Presidio Stop Scie Chimiche Pordenone: ebbene, tutti gli interventi erano concordemente orientati, spesso ripetitivi (ma fortunatamente difficilmente comprensibili a causa di un audio disumano)…. stesse parole e stesse immagini e/o ‘documentari’ che girano sul web da anni. Sbirciando su Facebook, abbiamo raccolto la testimonianza di due giovani presenti alla conferenza e che alle cosiddette ‘Scie Chimiche’ non credono affatto. Come è possibile osservare dallo screenshot seguente, le loro parole sono davvero inquietanti.
Partendo sempre dal presupposto che ognuno è libero di credere a tutto ciò che vuole (anche ai fantasmi), premesso che i cittadini sono liberi di presidiare, scrutare h24 cielo e terra e di documentarsi, non riusciamo davvero a comprendere tutta questa attenzione da parte di alcuni politici verso goffe 'teorie' già da tempo AMPIAMENTE SMENTITE dalla scienza. Una realtà, questa, incredibilmente ‘autenticata’ da una ‘fetta Istituzionale’, in una Regione purtroppo ove il 68% dei comuni è a rischio idrogeologico, cioè a rischio di frane, alluvioni e disastri naturali (dati a cura di Legambiente e dal Dipartimento di Protezione Civile).
Angelo Ruggieri
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