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Quante baggianate sullo Stratwarming! Ecco i tempi e i modi di propagazione in Troposfera di una scaldata alla 10 hPa

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baggianatePer poter avere un'idea più chiara di ciò che andremo a discutere, partiamo dai concetti basilari semplificati di cosa sia uno Stratwarming.

< - Nel caso in cui nella Stratosfera si verifichi un forte riscaldamento del Vortice Polare ( per convenzione alla quota di 10 hPa ), la massa di aria fredda che prima lo componeva viene spostata a latitudini molto piu' meridionali ( fenomeno denominato Stratwarming di tipo Wave 1 ),  oppure viene divisa in due masse di aria fredda minori ( fenomeno denominato Stratwarming di tipo Wave 2 ), che vengono, come nel primo caso citato, allontanate dalla loro sede naturale, per finire a latitudini minori.

Nell'arco di un periodo variabile dai 7 ai 10 giorni questo riscaldamento del Vortice Polare Stratosferico si propaga verso il basso fino a sconfinare nella Troposfera ( livello più basso dell'atmosfera a contatto col suolo terrestre ).

Qui, al posto del Vortice Polare Troposferico, composto da una zona di Bassa Pressione fredda, si instaurerà una zona di Alta Pressione composta da unamassa d'aria piu' calda.

A questo punto l'aria fredda scalzata dalla sua zona di appartenenza naturale scendera' a latitudini piu' meridionali, finendo per interessare zone normalmente a clima mite, provocando irruzioni di aria gelida. - >

Ora veniamo al dunque.

E' in atto in Stratosfera, un possibile forte riscaldamento alla quota isobarica di riferimento di 10 hPa.

Ripeto.. possibile.. perchè ad oggi non c'è un bel nulla.. Ecco la mappa odierna delle termiche alla 10 hPa.

gfs t10 nh f00

Ora sappiamo tutti che le proiezioni modellistiche stratosferiche sono assai più attendibili di quelle troposferiche, a causa dell'assenza di elementi di disturbo alla circolazione atmosferica quali oceani, terre emerse, barriere orografiche etc etc..

Quindi prenderemo per sicura e affidabile la proiezione a 240 ore ( 10 giorni ) che abbiamo per la stessa quota.

Ecco qui la scaldata conclamata prevista a 10 giorni e quindi in data 19 gennaio 2012.

Si evidenzia che nella zona di pertinenza del Vortice Polare Stratosferico al posto della normale zona di Bassa pressione fredda, troviamo una zona di Alta pressione assai più calda.

gfs t10 nh f240

Fin qui tutto nei crismi della norma. Vediamo un evidente Stratwarming alla quota stratosferica di 10 hPa.

Cosa significa tutto ciò?

Nulla, esattamente nulla.

Da questo momento in poi, ma solo se la scaldata alla 10 hPa sarà confermata, si potrà cominciare a monitorare la sua discesa verso le quote inferiori, fino a raggiungere la zona di confine tra Stratosfera e Troposfera, per poi forse penetrare in quest'ultima. Forse.

E i forse sono tanti..

Cosa abbiamo di certo?

Che questa è una forte e veloce scaldata alla 10 hPa a 240 ore e quindi per il 19 gennaio 2012. Punto.

Prima di poter parlare di Stratwarming con conseguenze fortemente gelide in Troposfera ce ne vuole.

E ancor di più se si vuole dare per scontato che ne sarà interessato il bacino del Mediterraneo.

Se posizionato alla 10 hPa, il forte e veloce aumento termico che in termini scientifici è definito Stratwarming ( riscaldamento della Stratosfera ), richiede in media 10 giorni prima di giungere in Troposfera.

Quindi a una proiezione del genere per il 19 gennaio 2012, bisogna aggiungere altri 10 giorni e arriviamo al 29 gennaio 2012. Come passa il tempo...

A questo bisogna poi aggiungere che, nella maggioranza dei casi, statisticamente, la scaldata alla 10 hpa non arriva a raggiungere nemmeno la quota dei 100 hPa ( zona di confine tra Stratosfera e Troposfera ).

Figuriamoci quindi come sia ancor più complesso determinare se ci sarà o meno l'entrata in Troposfera del riscaldamento stratosferico ( Stratwarming).

Anche qui abbiamo una casistica scientifica interessantissima.

Moltissime volte si è verificato, che l'avanzamento della penetrazione della scaldata verso il suolo terrestre, si fermasse intorno agli 850 hPa e cioè a 1500 metri di quota, senza raggiungere i livelli più bassi e le quote di pianura, determinando così glaciali conseguenze unicamente per le zone di montagna.

Possiamo quindi affermare con certezza solo quanto segue.

La scaldata massima alla 10 hPa ci sarà all'incirca tra dieci giorni. Questo è più o meno certo...

Tutto il resto è ipotesi pura, che senza puntuale e continuo monitoraggio successivo non dimostra nulla.

Altro che affermare conseguenze certe per Europa e Siberia o per Canada e Siberia o qualsiasi altra combinazione vincente da superenalotto.

Fa rabbrividire solo la distanza che lo Stratwarming deve percorrere per raggiungere il suolo terrestre.

La quota stratosferica in cui viene monitorato e che corrisponde come già ripetuto più volte è a 10 hPa e cioè a 31 Km di altezza dal livello del suolo terrestre.

Di cosa si sta parlando quindi con tanta enfasi precoce?

Il problema è uno solo e sempre lo stesso.

Se non si specificano le date, le distanze, lo svolgersi delle dinamiche atmosferiche, coloro che non sono ferrati in materia sono portati con l'inganno, a pensare che tutto quanto viene ciarlato a vanvera sia certo, sacrosanto e vidimato e che uno sconquasso termico gelido si verificherà entro pochi giorni.

Allora ecco che come sempre si scatena il delirio delle meteo scemenze a raffica, col 1985 tirato sempre in ballo, in quanto l'ultimo e più vicino nel tempo degli Stratwarming penetrati in Troposfera con effetti di marcatissimo gelo.

Cosa ancora più sbagliata si tira in ballo il 1956, quando non ci fu nessuno Stratwarming, ma si verificò un mastodontico e invadentissimo Stratcooling ( raffreddamento dell Stratosfera ), che unendosi al fisiologico gelo del Vortice Polare Troposferico, concorse a ghiacciare ( in senso termico ) praticamente tutto l'emisfero nord, dal Polo fino alle regioni temperate.

Leggo già adesso in giro cose demenziali da manicomio vero e avendo un minimo di conoscenza della materia i nervi saltano.

La comunicazione in mano agli sprovveduti, quasi sempre per natura anche presuntuosi e amanti della ribalta, è una cosa che distorce completamente la realtà e che viene usata in maniera completamente dissennata e falsa.

E come al solito ci perde sempre la meteorologia, che passa per scienza da baraccone in mano a quattro circensi.

Il gossip si lasci ad altre materie per cortesia e chi parla ad altri o scrive per il pubblico, lo faccia solo al riguardo di materie che conosce, quantomeno anche solo nei fondamenti di base.

Le sciocchezze non fanno bene alla divulgazione di nessuna scienza.

Luciano Serangeli

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