Parchi naturali e aree di interesse paesaggistico
Il Parco Regionale di Monte Orlando a Gaeta(LT)
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- Categoria principale: Meteo estero
- Categoria: Parchi naturali e aree di interesse paesaggistico
- Pubblicato 08 Settembre 2013
- Scritto da Marco Iannucci
Il Parco di Monte Orlando a Gaeta, fu istituito con la L.R. n.47 del 1986. Il promontorio calcareo di Monte Orlando rappresenta l'ultima propaggine degli Aurunci che si protende nel Golfo di Gaeta e termina con una spettacolare e suggestiva falesia a picco su mare. Dal caratteristico aspetto tondeggiante rassomiglia a al dorso di un grande mammifero marino che riposa nell'acqua.
La particolare posizione centrale nel Golfo di Gaeta ha consentito una particolarità climatica che ha determinato la presenza di importanti associazioni vegetali. Da un punto di vista geologico, le acque meteoriche su roccia calcarea e l'erosione marina hanno determinato grotte, cavità e crepacci come la "Montagna Spaccata", "La Grotta del Turco" e le caratteristiche falesie a picco sul mare. Storicamente, invece, il territorio di Gaeta è stato considerato da Papi e Imperatori un rifugio sicuro, una roccaforte necessaria nelle fasi storiche più turbolente. Da qui i resti di importanti opere di carattere militare quali bastioni, polveriere, depositi di munizioni e piazzole di sparo. Di tali opere è oggi ben visibile la testimonianza all'interno del parco come dei numerosi resti archeologici di epoca romana, tra cui un Mausoleo in perfetto stato di conservazione. Da non perdere neppure le immersioni nei fondali del tratto di acqua marina protetta antistanti le falesie, con una grande varietà di specie viventi e strutture geologiche di grande interesse. Vediamo in seguito alcune fotografie delle falesie di Monte Orlando scattate da me stesso in una mattina estiva di qualche anno fa.
La vegetazione del Parco è fortemente correlata con gli aspetti salienti che lo caretterizzano: sole, mare, flussi migratori degli uccelli. L'associazione di piante più diffusa è la Macchia Mediterranea. Nel versante Nord prevale la macchia alta, con un'intricata foresta di Pini, specie domestici, e Lecci. Nella macchia bassa prevalgono invece lentisco, l'erica, il corbezzolo, il mirto, l'euforbia arborea, le ginestre, il cisto e il rosmarino. Nel versante sud del monte, la macchia mediterranea degrada progressivamente raggiungendo lo stadio di "gariga", una formazione vegetale formata da piante che meglio si adattano a terreni poveri e intensamente irradiati dai raggi del sole. Nelle foto che seguono: una foresta di leccio nel versante nord, e scorci di pini e macchia bassa nel versante sud.
Il promontorio rappresenta anche un'importante stazione nelle rotte dell'avifauna migratrice nonchè, data l'inaccessibilità delle sue rupi, sicuro riparo per specie stanziali. Non è difficile dunque scorgere, in primavera e autunno, aironi, falchi pecchiaioli, gheppi, gruccioni, upupe, nibbi, albanelle, cicogne oppure scorgere picchi, passeri, cormorani e i sempre presenti gabbiani. Di notte non è infrequente udire i versi di barbagianni, allocchi, assioli o il verso del ghiro.
Lo specchio di mare antistante le falesie del promontorio di Monte Orlando, sottoposto a tutela, ospita, tra gli scogli affioranti sul mare e su fondali profondi anche oltre 30 metri, numerosi organismi animali e vegetali. Di seguito tutte le altre fotografie scattate dal parco dall'autore dell'articolo, che ritraggono la vista panoramica che si gode in direzione di gaeta e della spiaggia di Serapo sottostante il promontorio
Marco Iannucci
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