La tempesta invernale Juno farà a lungo parlare di se per quanto concerne la East Coast.

Nel corso dei prossimi giorni è infatti previsto l'arrivo di intense nevicate, soprattutto nella parte nord-orientale degli Stati Uniti. Previsti localmente fino a 100 cm di accumulo nevoso.

Mentre New York si appresta a vivere, probabilmente, la più intensa tempesta di neve della storia cittadina, andiamo a "spulciare" negli archivi e scopriamo le bufere di neve più intense che hanno investito, negli anni passati, la città.

L'inverno 2013-2014, per gli Stati Uniti, è stato probabilmente uno dei più freddi e nevosi degli ultimi 80-100 anni. Bisosgnerà aspettare ancora qualche settimana per il definitivo "bilancio", ma a conti fatti, fino ad ora, si può tranquillamente classificarlo come uno dei più gelidi, senza dubbio.

Notevoli le immagini scattate di notte e che mostrano le cascate del Niagara parzialmente ghiacciate e illuminate in una vasta gamma di colori brillanti.

L'ennesima ondata di gelo intenso, alla fine del mese di febbraio, ha investito gran parte del Canada centro-orientale e sud-orientale, dando luogo non solo a copiose nevicate, ma anche e soprattutto ad un brusco abbassamento delle temperature, in alcune località scese fin sotto i -30/-35°C.

Mentre l'inverno sull'Europa tenterà alcuni sussulti poco consistenti, ma comunque avvertibili, nel corso dei prossimi tre-cinque giorni, sugli Stati Uniti è partito un nuovo furioso assalto del Vortice Polare che, con tutto il carico di gelo intenso, ha già invaso gran parte del settore nord-orientale.

Un'intensa ondata di maltempo si è abbattuta nella giornata di ieri in svariati settori del Burundi, con le forti piogge associate ad alcuni sistemi temporaleschi che hanno causato numerosi allagamenti in una vasta porzione di territorio, causando frane e smottamenti in prossimità delle aree montuose.

Così come per parte degli Stati Uniti centro-orientali, anche il Giappone negli ultimi giorni ha dovuto fronteggiare l'emergenza neve. Numerosi impulsi gelidi provenienti dalla Siberia hanno infatti apportato condizioni di maltempo talvolta anche marcato, con nevicate abbondanti fin lungo le zone costiere del Giappone orientale.

La quiete dopo (e prima) la tempesta. Dopo il passaggio delle recenti, violente perturbazioni atlantiche, il tempo in tutte le Isole Britanniche è momentaneamente migliorato nelle ultime 24-48 ore, a seguito di un leggero, quasi impercettibile aumento della pressione atmosferica.

La città di Tabuk, si trova ai piedi dei massicci montuosi innevati di Harrat al-Uwajrid,  al confine con la Giordania. Domenica una coltre bianca ha ricoperto  le montagne e le strade ed ha attirato la curiosità di residenti  e turisti  che si sono goduti lo spettacolo  vicino al Monte Allouz, a 200 km da Tabuk.

A causa della troppa neve crolla un tetto di un edificio nella città di Gyeongju, nella Corea del Sud. Nove studenti sono morti e decine di persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie.

Secondo gli ultimi dati diffusi dalla stampa giapponese, le nevicate record che hanno interessato il Giappone, hanno provocato 19 vittime. Almeno 1.650 persone sono state ferite.