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Il maltempo si sposta fra Balcani e Carpazi, rischio piogge abbondanti
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- Pubblicato 19 Novembre 2014
- Scritto da Daniele Ingemi
L’ondata di maltempo che ad inizio settimana ha interessato le regioni centro-settentrionali, con piogge diffuse, rovesci e temporali, come previsto si allontana in direzione dei Balcani e dei Carpazi, agevolando un rapido miglioramento delle condizioni meteorologiche sull’Italia.
Questo sistema frontale però, causa la presenza di un possente anticiclone dinamico di blocco sulla Russia europea che ne rallenterà l’evoluzione verso est, rischia di stazionare per più giorni fra i Balcani orientali e i Carpazi, dove nei prossimi giorni si potrebbero verificare precipitazioni davvero abbondanti e persistenti, in grado di arrecare delle criticità al territorio nelle aree colpite.
Difatti, del sistema frontale che lunedì è transitato sull’Italia non resta che un ampia occlusione a carattere freddo, che in queste ore sta favorendo la formazione di piccoli “Clusters temporaleschi”, in seno al flusso sud-occidentale, che dall’Adriatico centro-meridionale si spingono in direzione delle coste del Montenegro e dell’Albania settentrionale, dove sono in atto forti rovesci accompagnati da attività elettrica e locali grandinate.
Ma il grosso del maltempo, nelle prossime ore, dovrebbe interessare le coste della Bulgaria orientale, l’est della Romania, la Moldavia e l’Ucraina più occidentale (la zona montuosa carpatica), per il passaggio della componente più calda dell’occlusione, che si assocerà ad una avvezione di aria molto umida in risalita dal Mediterraneo centro-orientale.
Questa ingente umidità, presente fino alla media troposfera, rischia di causare piogge molto abbondanti, e persino episodi temporaleschi del tutto inusuali per Novembre, in particolare tra le coste della Bulgaria orientale e l’est della Romania e l’ovest dell’Ucraina, che potrebbero rendersi persino persistenti nelle medesime aree, causa l’azione di blocco esercitata dall’anticiclone russo. Sui Carpazi orientali e sull'Ucraina centro-occidentale, invece, l'interazione dell'aria molto mite in risalita dal Mediterraneo orientale e quella più fredda preesistente nei bassi strati, potrebbe favorire l'avvento di piogge miste a neve fino a bassa quota.
Questa struttura anticiclonica, piuttosto imponente, terrà bloccato il sistema frontale per almeno altre 48 ore, il quale comincerà pian piano a colmarsi, perdendo buona parte delle proprie energie già a partire dalla prima mattinata di venerdì.
La circolazione ciclonica, associata ai resti di questo sistema frontale, però tarderà a colmarsi, resistendo allo status di “CUT-OFF” fra Romania e Bulgaria, prima di un suo spostamento in direzione del mar di Marmara e della Turchia occidentale da venerdì, allorquando verrà agganciata dal flusso settentrionale in discesa dal bordo più orientale del promontorio anticiclonico in fase di strutturazione sul bacino centrale del Mediterraneo. Garante di un periodo di tempo stabile e soleggiato (ma anche nebbioso al nord) su gran parte delle regioni italiane.
Daniele Ingemi
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