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Siccità in Spagna e Portogallo: la prossima settimana tornano le piogge?

Il lungo dominio dell'Anticiclone delle Azzorre garantisce da tanti, troppi, giorni condizioni di tempo stabile e soleggiato su gran parte dell'area mediterranea con un clima che si mantiene prettamente primaverile praticamente ovunque. E' vero che dopo un inverno storico, dal punto di vista nevoso, è giunta voglia di sole, caldo, mare e passeggiate all'aria aperta ma, come spesso ripetiamo anche a costo di rimanere antipatici, un prolungato periodo anticiclonico determina, inevitabilmente, anche dei disagi. La Spagna, ad esempio, vive l’inverno più secco degli ultimi settant’anni: i danni per l’agricoltura spagnola sono stimati a 650 milioni di euro e per un paese già piegato dalla crisi economica non è certo una buona notizia.

Le riserve d’acqua della Spagna si sono ridotte al 62% della loro capacità. Un anno fa, erano all’80 per cento. In regioni come Huesca, sono appena al 20%: questo un tempo era un villaggio sommerso, ora le rovine riaffiorano quasi completamente. Anche il Portogallo non se la passa tanto meglio: dati recenti rivelano che metà del paese è in condizioni di siccità estrema, dopo che febbraio si è confermato il mese più secco degli ultimi 80 anni.

I modelli fisico-matematici intravedono, per la prossima settimana, un cambiamento di rotta: la saccatura nord-atlantica sull'Europa occidentale, che in queste ore determina un lieve peggioramento sull'Italia settentrionale, evolverà in goccia fredda ed andrà ad isolasi proprio sulla Penisola Iberica portando, finalmente, qualche precipitazione.

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