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La grandine: La precipitazione più violenta

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Grandine_immagine_articolo_Climate_ObserverLa grandine è considerata come la tipologia di precipitazione più violenta e visibile. Si manifesta sotto forma di chicchi di ghiaccio che possono essere di piccole, medie e grandi dimensioni. Essa nasce dai cumulonembi più attivi, e cioè con forti correnti ascendenti e discendenti, le quali caratterizzano la struttura interna della cella. Si tratta di tipolgie temporalesche che si manifestano, generalmente, nelle giornate estive più instabili.

La formazione: al fronte della nube c'è il risucchio di aria caldo umida dal suolo che sale in quota progressivamente raffreddandosi e condensandosi. Una volta raggiunta la sommità del cumulo, queste correnti subiscono una rapida inversione di direzione dirigendosi nuovamente verso il suolo. Le correnti ascendenti trasportano le gocce d'acqua verso l'alto fino alle quote in cui la temperatura è sotto lo zero. Queste passano dapprima per lo stato di soprafusione (stato in cui pur essendoci le condizioni per il congelamento queste gocce d'acqua restano allo stato liquido) poi continuano la loro marcia verso la testa del temporale cominciando a cristallizzare in ghiaccio.

grandine3

A questo punto se la turbolenza all'interno del temporale è forte, si creano delle gire di correnti che fanno vorticosamente girare all'interno della nube le gocce d'acqua ghiacciate e quelle ancora in uno stato di soprafusione che venendo in contatto con i chicchi già formati possono accrescerli ulteriormente strato dopo strato. Il chicco va quindi aumentando la sua dimensione e scenderà verso il suolo soltanto quando il suo peso avrà vinto la forza delle correnti vorticose che lo mantengono in quota.

E' logico dunque  che maggiore sarà la forza di queste correnti, tanto più grande diventerà il chicco di grandine prima di precipitare per gravità verso la base del temporale. La dimensione della grandine dipende quindi dalla turbolenza, normalmente la grandezza è quella di una nocciolina ma non sono rari i casi in cui la grandezza raggiunge quella di una noce o addirittura quella di un'arancia. Se sezioniamo un chicco di grandine troveremo la sua genesi mostrata dai vari strati di ghiaccio che si sovrappongono proprio come all'interno di una cipolla. Non di rado mischiate al ghiaccio si possono trovare anche delle piccole bolle d'aria inglobate nel processo di congelamento.

Se il temporale che ha generato la grandine fa parte di un fronte temporalesco in spostamento possono originarsi quelle che in gergo vengono chiamate le "Hailswaths", delle strisce di grandine al suolo che identificano il percorso del temporale. Vicerversa se il cumulo è stazionario si producono le "Hailstreaks", delle chiazze di grandine che corrispondono alla colonna di caduta dei chicchi in seno alle correnti fredde discendenti dal cumulonembo. Le forme di un chicco di grandine possono essere tra le più svariate, i tipi più comuni hanno forma sferoidale o ellissoidale, spesso anche coniforme, più raramente irregolare.

chicchi_di_Grandine

Per quantificare i danni causati da una grandinata, nel 1986 fu creata da Jonathan Webb la scala di Torro, perfettamente adattabile ad ogni caso, in particolare a quelli precedenti o seguenti la formazione di una supercella con annesso tornado, casi in cui i chicchi di ghiaccio possono anche arrivare a pesare mezzo chilo uccidendo persone e distruggendo case di legno.

Andiamo ad osservare bene la scala attraverso la tabella che segue:

TORRO
INTENSITA'

DESCRIZIONE E DANNI

DIMENSIONE
cm

HO

Chicchi della dimensione di un chicco d'uva, nessun danno

1

H1

Cadono le foglie ed i petali vengono asportati dai fiori

1 - 3

H2

Foglie strappate, frutta e verdura in genere graffiata o con piccoli fori

1 - 4

H3

Alcune segni sui vetri delle case, lampioni danneggiati, il legno degli alberi inciso. Vernice dei bordi delle finestre graffiata, piccoli segni sulla carrozzeria delle auto e piccoli buchi sulle tegole più leggere

2 - 5

H4

Vetri rotti (case e veicoli) pezzi di tegole cadute, vernice asportata dai muri e dai veicoli, carrozzeria leggera visibilmente danneggiata, piccoli rami tagliati, piccoli uccelli uccisi, suolo segnato

3 - 6

H5

Tetti danneggiati, tegole rotte, finestre divelte, lastre di vetro rotte, carrozzeria visibilmente danneggiata, lo stesso per la carrozzeria di aerei leggeri. Ferite mortali a piccoli animali. Danni ingenti ai tronchi degli alberi ed ai lavori in legno.

4 - 7

H6

Molti tetti danneggiati, tegole rotte, mattonelle non di cemento seriamente danneggiate. Metalli leggeri scalfiti o bucati, mattoni di pietra dura leggermente incisi ed infissi di finestre di legno divelte

5 - 8

H7

Tutti i tipi di tetti, eccetto quelli in cemento, divelti o danneggiati. Coperture in metallo segnate come anche mattoni e pietre murali. Infissi divelti, carrozzerie di automobili e di aerei leggeri irreparabilmente danneggiate

6 - 9

H8

Mattoni di cemento anche spaccati. Lastre di metallo irreparabilmente danneggiate. Pavimenti segnati. Aerei commerciali seriamente danneggiati. Piccoli alberi abbattuti. Rischio di seri danni alle persone

7 - 10

H9

Muri di cemento segnati. Tegole di cemento rotte. Le mura di legno delle case bucate. Grandi alberi spezzati e ferite mortali alle persone

8 - 10

H10

Case di legno distrutte. Case di mattoni seriamente danneggiate ed ancora ferite mortali per le persone

9 - 10

Riccardo Cicchetti {jacomment on}

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