Didattica fenomeni & parametri atmosferici
Dove hanno colpito i temporali? SSTA docet. Analisi
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- Categoria: Didattica fenomeni & parametri atmosferici
- Pubblicato 23 Luglio 2012
- Scritto da Vincenzo Ficco
Sono state giornate frenetiche e lo saranno almeno sino a mercoledì per i previsori per individuare con mappe, modelli venti e molti altri parametri quali sono e quali saranno le zone più colpite dalla fase di maltempo. Con molta probabilità a molti è sfuggita la traiettoria molto più da Nord-Nord Est della goccia fredda che sbattendo maggiormente sulle Alpi ha generato venti di caduta con la conseguente formazione del minimo e isolamento della goccia fredda molto più a Sud-Est rispetto alle previsioni.
Ma questo non è il solo motivo del mancato maltempo nella giornata di oggi su Lazio e Abruzzo. Osservando attentamente le anomalie superficiali delle acque nel Meiterraneo, si evince una forte anomalia sul tirreno merdionale, su tutto lo ionio e lungo la fascia adriatica. Ricordiamo che la componente fredda in entrata è stata inizialmente occidentale al Nord e succesivamente orientale verso Sud-Ovest. Il caldo Adriatico è stato foriero di episodi temporaleschi specie davanti alle coste dove si sono registrati nubifragi intensi. Vedi S.Benedetto del Tronto e il Funnel di Fano.
Successivamente la goccia fredda si è isolata sul Basso tirreno, anche qui con la presenza elevata di anomalie termiche positive del mare. I forti temporali sui Nebrodi e sulla costa tirrenica della calabria ne sono la riprova. Il freddo in quota poi si è ulteriormente spostato verso Sud generando un contrasto intenso con il caldo Ionio tramite correnti da ovest. Il mesociclone formatosi a largo delle costa orientale della Calabria e gli inattesi temporali in atto nel Salento si formati proprio in corrispondenza delle anomalie termiche marine positive più marcate in quel tratto di mare.
Domani la goccia fredda risalirà verso NE generando un nuovo contrasto termico con il Mar Adriatico. Le emissioni modellistiche infatti mettono in risalto maggiori precipitazioni proprio su tutta la fascia costiera adriatica compreso le aree davanti alla costa. Molti temporali infatti scateneranno la loro forza in pieno Mar Adriatico.
Tornando alla situazione del mancato peggioramento del Lazio è evidente oltre alla ventilazione sfavorevole troppo secca e moderata orientale che ha inibito la convettività anche le anomalie negative del mare a ridosso della costa che non ha fornito l'energia necessaria affinchè si formassero i temporali. Stesso discorso per le coste centro settentrionali della Campania, dove i temporali perdevano consistenza a contatto con la costa.
Ecco la mappa con le evidenti anomalie positive e negative descritte
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