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Dibattito sul Clima

Nessun panico a proposito del "riscaldamento globale" ( The Wall Street Journal 17 gennaio 2012 ). Parte prima

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Climoscurati mpi articoliNessun panico a proposito del "riscaldamento globale" ( The Wall Street Journal 17 gennaio 2012 ). Parte prima.

Nota del redattore: Il seguente articolo è stato firmato dai 16 scienziati elencati alla fine.

Un numero elevato e sempre crescente di illustri scienziati e ingegneri, non sono d'accordo che siano necessarie azioni drastiche al riguardo del riscaldamento globale.

Nel mese di settembre 2011, il premio Nobel per la fisica Ivar Giaever, sostenitore del presidente Obama alle ultime elezioni, ha pubblicamente rassegnato le dimissioni dalla American Physical Society (APS) con una lettera che inizia così:

"Io non ho rinnovato la mia qualifica di membro, perché non posso vivere con la linea politica dell'APS che recita:

'Le prove sono incontrovertibili. Il riscaldamento globale sta avvenendo. Se non si pongono in atto azioni di mitigazione, interverranno significative distruzioni nei sistemi fisici ed ecologici della Terra, nei sistemi sociali, nella sicurezza e nella salute umana. Dobbiamo ridurre le emissioni di gas a effetto serra a partire da oggi. '

L'APS va bene per discutere se la massa dei protoni cambia nel tempo e come si comporta un multi-universo, ma l'evidenza del riscaldamento globale è incontrovertibile? "

A dispetto di una campagna multidecadale internazionale per far passare il messaggio che quantità crescenti di biossido di carbonio "inquinante" distruggono la civiltà, un gran numero di scienziati, molti dei quali assai importanti, condividono le opinioni del dottor Giaever. E il numero di "eretici" scientifici sta crescendo di anno in anno. La ragione è una collezione di puntigliosi fatti scientifici.

Forse il fatto più scomodo è la mancanza del riscaldamento globale per oltre 10 anni. Questo è noto all'establishment dell'AGW, come si può vedere da un e-mail del "Climategate" del 2009 dello scienziato del clima Kevin Trenberth che così recita:

"Il fatto è che non possiamo spiegare la mancanza di riscaldamento in questo momento, ma è una satira che non ci possiamo permettere. "

Ma il riscaldamento manca solo se si crede ai modelli dei computer, dove i cosiddetti feedback che coinvolgono il vapore acqueo e le nubi, amplificano notevolmente il piccolo effetto reale della CO2.

La mancanza di riscaldamento per più di un decennio - anzi, il piccolissimo riscaldamento avutosi rispetto alle previsioni ultraventennali dell'IPCC ( Intergovernmental Panel on Climate Change ) e cioè da quando l'IPCC stessa ha iniziato ad emettere le proiezioni- suggerisce che i modelli computerizzati hanno grandemente esagerato su quanto i valori aggiuntivi di CO2 possono causare sul riscaldamento.

Di fronte a questo imbarazzo, quelli che alimentavano la promozione dell'allarme, hanno spostato la loro propaganda dal riscaldamento alle condizioni meteorologiche estreme, per consentire qualcosa di insolito che potesse accadere nel nostro clima caotico da attribuire alla CO2.

Il fatto è che la CO2 non è un inquinante. La CO2 è un gas incolore e inodore, esalato ad alte concentrazioni da ciascuno di noi, ed è un componente chiave del ciclo di vita della biosfera. Le piante vivono molto meglio con più CO2 ad effetto serra, tanto che gli operatori spesso aumentano le concentrazioni di CO2 di tre o quattro volte per ottenere una migliore crescita. Questa non è una sorpresa dal momento che le piante e gli animali si sono evoluti quando le concentrazioni di CO2 erano circa 10 volte più grandi di quanto non siano oggi.

Le migliori varietà vegetali, i fertilizzanti chimici e la gestione agricola hanno contribuito al forte aumento dei rendimenti agricoli del secolo passato, ma parte dell'aumento citato è quasi certamente proveniente da CO2 aggiuntiva in atmosfera.

Segue parte seconda.

Lista degli scienziati firmatari:

Claude Allegre, former director of the Institute for the Study of the Earth, University of Paris; J. Scott Armstrong, cofounder of the Journal of Forecasting and the International Journal of Forecasting; Jan Breslow, head of the Laboratory of Biochemical Genetics and Metabolism, Rockefeller University; Roger Cohen, fellow, American Physical Society; Edward David, member, National Academy of Engineering and National Academy of Sciences; William Happer, professor of physics, Princeton; Michael Kelly, professor of technology, University of Cambridge, U.K.; William Kininmonth, former head of climate research at the Australian Bureau of Meteorology; Richard Lindzen, professor of atmospheric sciences, MIT; James McGrath, professor of chemistry, Virginia Technical University; Rodney Nichols, former president and CEO of the New York Academy of Sciences; Burt Rutan, aerospace engineer, designer of Voyager and SpaceShipOne; Harrison H. Schmitt, Apollo 17 astronaut and former U.S. senator; Nir Shaviv, professor of astrophysics, Hebrew University, Jerusalem; Henk Tennekes, former director, Royal Dutch Meteorological Service; Antonio Zichichi, president of the World Federation of Scientists, Geneva.

Luciano Serangeli mpi end

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