Monitoraggio ghiacci
Il Ghiaccio marino Artico sta tenendo meglio del previsto al Riscaldamento Globale
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- Pubblicato 22 Dicembre 2014
- Scritto da Paolo lui
Il Ghiaccio marino Artico sta tenendo al riscaldamento globale meglio del previsto, secondo gli ultimi dati del satellite CryoSat-2, come spiega un team dell'University College di Londra all'AGU Fall Meeting di San Francisco.
In sequenza, le immagini dello spessore del ghiaccio marino per il periodo ottobre-novembre 2010/11/12:
I volumi del ghiaccio marino Artico nell'autunno del 2014 sono al di sopra del set medio negli ultimi cinque anni, e in forte aumento sui minimi visti nel 2011 e nel 2012, secondo gli ultimi dati satellitari.
Dati dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), provenienti dal satellite CryoSat-2, mostrano che il volume di Ghiaccio Marino Artico nel mese di ottobre e novembre 2014 era in media 10.200 km 3, in leggera flessione rispetto al 10.900 km 3 riportata nel 2013, ma in forte crescita sui minimi visti nel 2011 e 2012.
Questo è il secondo anno consecutivo in cui, una relativamente fresca estate artica, ha portato a meno fusione del ghiaccio marino, il che era tipico durante le estati degli ultimi anni, e questo ha portato ad avere più ghiaccio (e più spesso) a sopravvivere in autunno e in inverno sia durante il 2013, che nel 2014.
Lo spessore del ghiaccio Marino per il periodo Ottobre-Novembre 2014, mantiene in larga misura il recupero visto nel 2013 e in linea con la media di cinque anni:
Il team di ricercatori della University College di Londra (UCL), che elenca i dati del CryoSat-2 per la AGU in una loro presentazione, indicano come "il ghiaccio marino artico potrebbe essere più resistente di quanto precedentemente considerato".
Il volume dello spessore del ghiaccio artico del mare nell'autunno 2014 è il secondo più alto da quando sono iniziate le misurazioni satellitari Radar nel 2010, e i dati mostrano che "la media dei cinque anni è relativamente stabile", secondo il SEC.
Lo spessore del ghiaccio marino Artico a partire dai dati del CryoSat acquisiti tra il 9 novembre e l'8 dicembre 2014. Il bianco luminoso mostra l'estensione del ghiaccio marino all'inizio del periodo, mentre il grigio chiaro è il limite alla fine. I puntini colorati indicano lo spessore del ghiaccio fino a 3,5 metri (rosa):
Lo Spessore del ghiaccio marino per il periodo Ottobre-Novembre 2013, mostra il recupero:
Questa notizia arriva quando la US National Snow and Ice Data Center (NSIDC) informava che la zona di mare coperta da ghiaccio marino, nel mese di novembre, è stata "piuttosto nella media".
In definitiva stiamo parlando di una combinazione di estensione del ghiaccio marino e lo spessore del ghiaccio marino che dà origine al volume del ghiaccio marino. Il CryoSat è stato progettato per misurare lo spessore del ghiaccio marino in tutto l'Oceano Artico con il radar, e questo ha permesso agli scienziati di monitorare la variazione complessiva del volume del ghiaccio marino artico con precisione, negli ultimi cinque anni.
Stabilire se il volume di ghiaccio sta seguendo un trend in risalita è uno degli obiettivi chiave della missione CryoSat.
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