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Tra un'ipotesi e l'altra spunta il grande freddo. ECMWF propone la retrogressione di un nocciolo gelido siberiano

Quanto prospettato dai modelli nelle emissioni odierne torna a far sperare gli amanti di freddo e neve. Soprattutto l'europeo ECMWF individua, intorno alla fine del mese, un'intensa retrogressione gelida che, dopo aver aver interessato l'Europa orientale, si getterebbe decisa verso il Mediterraneo, con un interessamento pressochè totale delle nostre regioni settentrionali. Ben più cauto invece il modello americano GFS, che propone solo spifferi freddi, ma assolutamente niente di significante. Ciò che i maggiori centri di calcolo lasciano intendere è che comunque qualcosa, nel lunghissimo termine, sembra volersi muovere, anche se siamo molto lontani nel dire che la proiezione dell'europeo si avvererà certamente. In quest'ultimo periodo infatti l'americano GFS ha spesso avuto la meglio su tutti gli altri centri di calcolo, che progressivamente seguivano la sua stessa veduta.

Prima dunque di tirare le prime somme circa questo tipo di scenario è bene attendere i prossimi giorni per vedere se vi saranno conferme o meno da parte dell'europeo. La situazione sinottica sembra infatti improntata alla formazione di un ponte altopressorio esteso dalla Spagna alla Scandinavia, ma già da oggi provare a capire come scorrerà l'aria fredda al di sotto di esso risulta pressoché impossibile. Non ci resta quindi che aspettare i prossimi giorni. Intanto, nelle immagini sottostante, ecco la proiezione mattutina di ECMWF:

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