Monitoraggio eventi meteo
Ultime giornate in compagnia del GRANDE FREDDO: neve prima sulle adriatiche, poi anche al Nord, in attesa del dratico cambiamento CIRCOLATORIO
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- Pubblicato 11 Dicembre 2012
- Scritto da Rinaldo Cilli
E' durata poco la fase umida che ha caratterizzto la giornata di ieri sulla nostra Penisola. In particolare si è trattato di un debole sistema perturbato che ha attraversato le regioni centro-meridionali portando piogge e rovesci sparsi, con nevicate in Appennino ben al di sopra dei 900 metri di quota.
Poi, dalla serata, è subentrata nuova aria fredda che ha scacciato via le correnti meridionali, ha generato temporali anche di forte intensità e in alcune zone si sono persino manifestate delle violente grandinate. Aria fredda che stamane si è fatta sentire sotto l'aspetto termico in gran parte del Centro-Nord.
Ma ora si cambia di nuovo, in ben tre step; il primo, lo sappiamo, che riguarda il nucleo nucleo d'aria gelida polare in arrivo nel corso delle prossime ore sul nostro Paese, direttamente dal nord-est europeo.
Aria fredda che verrà richiamata verso sud da una zona di bassa pressione in formazione sul medio-basso Adriatico e che, specie dalla serata, incentiverà un sensibile aumento dell'instabilità.
Così, mentre al Nord e lungo la fascia tirrenica la situazione non subirà particolari mutamenti, sul versante opposto, quello orientale, le condizioni meteorologiche volgeranno verso un peggioramento. Rovesci e acquazzoni bagneranno le Marche, l'Abruzzo, il Molise e la Puglia, con le nevicate che in serata si affacceranno fin lungo la fascia costiera.
Il secondo step, tra mercoledì e giovedì, almeno per quel che concerne le regioni centro-meridionali, la situazione andrà lentamente migliorando, seppur non mancheranno delle residue note instabili in particolar modo sulle estreme regioni del Sud Italia.
Al Nord-Ovest inizieranno ad aumentare le nubi per via di un cambiamento circolatorio avvertibile sui mari occidentali dell'Italia ove i venti, gradualmente, ruoteranno dai quadranti meridionali.
Tale mutamento fa subito presagire ad un ormai imminente cambiamento circolatorio che effettivamente si mostrerà con tutte le sue caratteristiche entro il prossimo fine settimana. Tra giovedì e venerdì nevicherà fino in pianura sulle regioni di Nord-Ovest, in primis Piemonte e Lombardia, per la resistenza di un cuscinetto freddo nei bassi strati.
Neve che imbiancherà senz'altro Milano e le altre provincie centro-settentrionali della Lombardia, mentre per quanto riguarda Torino nutriamo ancora qualche dubbio (che scioglieremo nei prossimi aggiornamanenti). La sensazione comunque è che le correnti da sud vadino ad impattare tra i rilievi liguri e le alpi occidentale, creando una sorta di "ombra pluviometrica" sul Piemonte centrale. Vedremo.
Sul resto dell'Italia, complice il flusso da sud, assisteremo ad un rapido aumento della nuvolosità, le piogge si estenderanno gradualmente a tutta la fascia tirrenica e localmente assumeranno anche forte intensità. Il tutto collegato ad un aumento progressivo delle temperature in tutto il comparto, con il grande freddo che tenderà così a ritirarsi.
L'Inverno, quello vero, si prenderà così una lunga pausa, probabilmente della durata di dodici-quindici giorni, con ripercussioni sull'Europa molto probabili solo nel successivo mese di Gennaio. Ma per maggiori informazioni a riguardo vi consiglio di leggere il dettagliatissimo editoriale redatto dal nostro collega Luciano Serangeli, che potrete trovare cliccando QUI.
Rinaldo Cilli{jacomment on}
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