Monitoraggio eventi meteo
L'Italia solo sfiorata da un'intensa ondata di freddo, ma nei prossimi giorni le temperature caleranno, specie al Sud e sulle adriatiche
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- Pubblicato 13 Gennaio 2012
- Scritto da Rinaldo Cilli
Ormai ci siamo, il conto alla rovescia è partito. L'aria fredda di origine polare che sta fluendo sull'Europa orientale si è parzialmente addossata alla barriera alpina e nel corso della giornata di domani farà il suo ingresso sull'Italia. Le temperature caleranno dapprima al Nord-Est, poi via via anche lungo la fascia adriatica. Entro domenica l'aria polare si sarà estesa a tutto il nostro Paese. Ma, come abbiamo avuto più volte modo di ribadire, l'Italia verrà solo lambita e il grosso del nucleo gelido sfilerà in direzione dell'area balcanica. Tuttavia, nei prossimi quattro-cinque giorni le correnti da est riusciranno ad estendersi fin sul bacino centrale del Mediterraneo e causeranno un brusco abbassamento delle temperature su gran parte delle nostre regioni. In picco del freddo si toccherà tra lunedì e martedì, quando le termiche alla quota di 850 hPa si attesteranno tra -5/-6°C (come mostrato nell'immagine, fonte www.lamma.rete.toscana.it)
Il clima dunque diverrà fortemente invernale in tutto il territorio; in particolare i valori subiranno un brusco calo soprattutto nei valori minimi; tra domenica e mercoledì infatti in nottata e al primo mattino si registreranno temperature anche inferiori ai -3/-4°C, specialmente nelle aree pianeggianti del Centro-Nord. Le massime, di contro, non supereranno i +9/+10°C in quasi nessuna area italica, ad eccezione probabilmente delle due Isole maggiori.
Per quanto riguarda il tempo c'è davvero poco da dire; l'aria fredda risulterà secca pertanto non determinerà precipitazioni di rilievo. Qualche locale rovescio sparso, poco consistente, potrebbe bagnare in particolare le zone interne di Abruzzo e Molise, interessando parzialmente anche l'est della Sardegna. La quota neve in Appennino risulterà compresa tra 200-400 metri. Valuteremo più nel dettaglio questa situazione nel corso del fine settimana.
Il lungo termine, per concludere, propone invece una maggior ingerenza da parte dell'anticiclone azziorriano, che con il suo fianco più orientale dovrebbe riuscire ad estendersi fin sull'Italia. Il nocciolo gelido che si andrà ad isolare sui Balcani dovrebbe stanziare in loco fino al suo definitivo indebolimento, impossibilato ad estendersi verso ovest per la mancanza del ponte anticiclonico. Il vortice canadese dovrebbe infatti esser così profondo da schiacciare l'azzorriano lungo i paralleli, sull'Europa centrale.
Rinaldo Cilli{jacomment on}
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