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Nord Europa preda di una vasta circolazione depressionaria. Lunedì profonda bassa pressione in arrivo sulla Scandinavia

Mentre sui settori meridionali dell'Europa e sull'area mediterranea prosegue a farsi sentire l'invadente presenza dell'anticiclone sub-tropicale (che sta apportando condizioni di affermata stabilità atmosferica e un clima particolarmente mite) sui settori settentrionali europei insiste una vasta e profonda circolazione instabile collegata all'arrivo, da ovest, di svariati impulsi depressionari di origine nord-atlantica.

Proprio in queste ore rovesci e acquazzoni sparsi vengono segnalati tra Inghilterra, Scozia, Francia settentrionale, Benelux, nord della Germania e Penisola scandinava, ove l'apporto freddo fornito dall'aria polare sta mantenendo il clima piuttosto freddo per questo periodo. I contrasti termici stanno inoltre generando persino qualche isolato temporale, mentre in alcune località scozzesi vengono persino segnalati rovesci nevosi fino a quote particolarmente basse.

Le attuali proiezioni modellistiche tuttavia non lasciano adito per eventuali miglioramenti e anzi, nel corso dei prossimi giorni la situazione meteorologiche sarà ulteriormente destinata a peggiorare per via dell'approfondirsi di un vasto sistema depressionario che domenica andrà a formarsi in prossimità dell'Islanda. Rapidamente raggiungerà i proprio minimi di pressione e si andrà a posizionare, lunedì, poco a nord-est della Scandinavia.

Si tratterà di un'ampia circolazione basso pressoria che toccherà un minimo di circa 970 hPa, portando fortissimi venti in gran parte dell'Europa settentrionale e soprattutto una spiccata fase di maltempo in Paesi come Gran Bretagna, Norvegia, Svezia e Finlandia. In queste zone pioverà localmente in maniera copiosa e i venti toccheranno punte anche superiori ai 70/80 km/h. Lungo le coste, naturalmente, vi saranno delle intense e pericolose mareggiate.

Tra martedì e mercoledì il sistema depressionaria tenderà progressivamente ad indebolirsi e conseguentemente si andrà allontanando verso levante. Questo movimento favorirà la discesa di aria particolarmente fredda direttamente dal Polo Nord, che andrà a riversarsi con particolare intensità tra Isole Britanniche, Scandinavia ed Europa centro-settentrionale, ove il brusco crollo termico favorirà il ritorno di condizioni climatiche prettamente invernali, accompagnate inoltre da possibili fasi precipitative nevose laddove il crollo termico risulterà presentarsi più attivo e marcato.

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