Monitoraggio eventi meteo
Ex-uragano GONZALO; tutte le verità
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- Pubblicato 20 Ottobre 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Moltissime indiscrezioni circolano da qualche giorno in merito all'arrivo dell'ormai ex-uragano Gonzalo sull'Europa. Forse attorno a questa tempesta si stanno creando "aspettative" troppo esagerate, in realtà la situazione sta gradualmente evolvendo secondo uno standard ben preciso.
Intanto partiamo subito da un concetto che deve subito mettere in chiaro ogni aspetto, onde evitare equivoci. Gonzalo non è più un uragano, ma è declassato già da diverse ore a semplice depressione tropicale e gradualmente, ora, si sta muovendo verso l'Europa.
Le caratteristiche degli uragano, peraltro, sono oramai note a tutti (ma sarà davvero così?) e partono da un principio fondamentale che è la base della meteorologia: si tratta di tempeste che si formano sulle calde acque dell'Oceano Atlantico.
Spesso riescono ad assumere entità ragguardevole e a raggiungere lo status di uragano a categoria 5, il massimo nella scala Saffir-Simpson per individuare la forza di una tempesta.
Questi sistemi, spesso, riescono a spingersi verso nord/nord-est e a raggiungere i settori europei occidentali o nord-occidentali, percorrendo un lunghissimo percorso in gran parte dell'oceano Atlantico. Sappiamo altresì però che queste tempeste "ricevono" energia dalle calde acque superficiali oceaniche, che ne alimentano la struttura permettendole i di intensificarsi (o comunque di mantenerne le stesse caratteristiche).
Se però transitano su acque superficiali meno calde rispetto alle zone di formazione e sviluppo, allora ecco che la tempesta tende ad indebolirsi. E in questi giorni Gonzalo, dopo aver letteralmente devastato le Bermuda, si è spostato verso nord, in maniera ulteriore, trovando sotto di se temperature superficiali del mare decisamente più fresche rispetto a quelle dei giorni scorsi.
Ecco che quindi Gonzalo ha perso le caratteristiche di uragano ed è pian piano declassato a comune depressione extra-tropicale in movimento dall'Atlantico verso l'Europa. Domani attraverserà le Isole Britanniche e verrà parzialmente rinvigorita da un'altra area di bassa pressione centrata poco ad est dell'Islanda. Allo stesso tempo "pescherà" aria più fredda dal nord-Atlantico, che ne alimenterà la struttura, e successivamente si sposterà ulteriormente verso sud-est.
Siamo alla giornata di martedì; a questo punto Gonzalo si sarà nuovamente intensificato, ma non sarà più l'uragano che pochi giorni fa ha flagellato i Paesi Caraibici. Sarà solo una semplice depressione che nel giro di 48-72 ore attraverserà tutta l'Europa. Tra l'altro (e questo fa comprendere ancor di più la realtà dei fatti) Gonzalo sarà alimentata da aria fredda e non da aria calda, pertanto ecco che andranno a perdersi TUTTE le caratteristiche fisiche di un uragano.
Nella giornata di mercoledì la struttura depressionaria, oramai ulteriormente indebolitasi per la mancanza dei rifornimenti freschi nord-atlantici, attraverserà il Mediterraneo centro-orientale e darà luogo ad un brusco abbassamento delle temperature anche sul nostro Paese. In queste aree si attiveranno anche forti venti da nord, in parte esaltati anche dall'orografia del territorio italiano. Venti che, in alcune zone, potranno localmente superare i 100 km/h.
Nei giorni a seguire poi il vortice di bassa pressione si isolerà a goccia fredda tra l'Italia meridionale e i Balcani e manterrà viva, almeno fino al week end, una certa instabilità sparsa. Ma quel che più di tutto conta è far capire che nessun uragano raggiungerà il nostro Paese, ma solo una semplice, comune area depressionaria alimentata da aria più fredda.
Certo, poi ovviamente potranno manifestarsi piogge e temporali anche particolarmente forti in alcune regioni, ma questo avverrà perchè l'aria fredda troverà un Mediterraneo ancora piuttosto caldo, energia favorevole alla nascita di sistemi temporaleschi localmente anche molto forti.
Ma un uragano bhè, è davvero tutt'altra cosa...
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