Analisi Tropo-Stratosferica
Attacco al Vortice Polare. Final Warming obiettivo Italia?
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- Pubblicato 17 Marzo 2012
- Scritto da Vincenzo Ficco
Siamo entrati in una fase di stasi della stagione con il Vortice Polare che si mostra forte e compatto e le perturbazioni lontane dalla nostra Penisola tranne qualche fugace apparizione. Le temperature stanno assumendo con il passare dei giorni valori tipici della Primavera con punte superiori ai +20°C. Sulle Alpi manca la neve, avara in questa stagione e sugli Appennini la tanta neve caduta in Febbraio sta perdendo sempre più consistenza.
Pesante sottomedia pluviometrico sia al Nord sia sulla Toscana. Per molti la stagione fredda è terminata è già si pensa alla proiezione estiva; i modelli d'altronde non vedono una via d'uscita decisa. Ma sarà proprio così? Il Vortice Polare ha davvero dato quello che poteva in termini di freddo alle latitudini meridionali? Osservando la situazione attuale non rimane difficile confermare questa tesi ma a mio avviso le cose non stanno proprio così.
Scopriremo insieme perchè l'Italia corre il rischio di recrudescenze fredde specie tra fine marzo e il mese di aprile. Iniziamo la nostra analisi sulle prospettive future dalla Stratosfera e nello specifico analizzando le carte a 10 hPa nel lungo termine a 240 ore. Osservando la carta in questione notiamo un Vortice Polare stratosferico a 10 hPa spostato dalla sua sede naturale sul comparto russo-scandinavo.
Una pulsazione presente verso l'Atlantico e un'onda verso il comparto europeo. La carta dei geopotenziali (immagine di apertura) mostra la partenza del Warming sul comparto russo con il VPS scalzato di netto dalla sua posizione naturale. Nelle carte a seguire si parla oltre le 300 ore il Final Warming prende ancora più corpo intensificando la sua azione calda al Polo.
Tale situazione porterà molto freddo sulle zone colpite in quanto il VP si presenta ancora con geopotenziali di tutto rispetto. L'Italia potrebbe risentire di circolazioni prevalentemente orientali senza escludere incursioni dalla Valle del Rodano.
Ancor più avvalorata l'ipotesi ritorno del freddo dalla carta stratosferica a 100 hPa, dove è evidente la pulsazione azzorriana in posizione di blocco verso Nord e strada libera per discese fredde con possibilità sia dal Rodano sia dalla porta di Bora.
Ultime considerazioni riguardano le SSTA (immagine riportata in basso) con anomalia positiva in Atlantico in crescita, falla iberica in evidente ridimensionamento e la MJO che vede la pulsazione Pacifica in grande spolvero con prospettive attive in fase 7 favorevole al freddo.
Unica nota stonata se così la vogliamo chiamare che contrasta con gli altri paramentri per il ritorno del freddo e la pulsazione Wave 2, vista si in ripresa ma ancora su livelli molto bassi.
Massima indecisione quindi sulle possibilità di avere un forte anticiclone delle Azzorre in posizione di blocco da parte di questo parametro.
Chiudiamo con l'analisi in breve dei venti zonali, visti ancora deboli nel lungo termine, segno che il lobo Canadese del Vortice Polare in presenza di un'azzorriano forte non riuscirebbe nell'impresa di farlo spanciare sul comparto europeo. Vedremo nei prossimi giorni quale saranno i nuovi aggiornamenti e se l'analisi proposta prenderà maggiormente corpo oppure sarà stravolta.
Di seguito l' immagine delle SSTA, i grafici dei venti zonali e pulsazione wave2.
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