Analisi Meteorologica
E' in arrivo un intenso NUCLEO GELIDO dalla Russia, l'Europa si appresta a vivere una CRUDA fase invernale. Possibile SUPER NEVONE su Francia, Spagna e...nord Italia. La SITUAZIONE
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- Pubblicato 18 Febbraio 2013
- Scritto da Rinaldo Cilli
Siamo spesso abituati che il mese di Febbraio è quello che, per tradizione, rappresenta la fase culminante della stagione invernale. E' successo in moltissime annate e sembra proprio che anche stavolta la situazione non sia poi tanto destinata a cambiare. Ma entriamo nel dettaglio di questa situazione.
Che cosa sta accadendo attualmente: buona parte del'area mediterranea, specie quella centro-orientale, si trova in una zona ove non domina nessuna figura sinottica, sia di tipo ciclonico, sia di tipo anticiclonico. Area questa che in termini tecnici viene definita "lacuna barica".
Più nel dettaglio possiamo osservare umide correnti d'aria provenieni da ovest interferire con un residuo afflusso di aria fresca orientale di stretta provenienza balcanica. Questo fa si che il tempo, su gran parte della nostra Penisola, prosegua a mentenersi fortemente instabile e caratterizzato, in prevalenza, da nubi, rovesci e qualche isolato temporale in special modo sui settori appenninici centro-meridionali.
Il tutto in un contesto climatico tutto sommato in linea con quelle che sono le medie tipiche di questo periodo, leggermente al di sotto per alcune regioni del Centro-Sud Italia. Insomma, una fase meteorologica normale, senza importanti sussulti.
Grandi manovre all'orizzonte: Osservando l'attuale immagine satellitare, allargata a scala europea, potremo notare l'afflusso di aria fredda polare in direzione della Penisola Scandinava, diretta poi verso i settori settentrionali della Russia. Si tratta di aria molto fredda, con termiche a 850 hPa nell'ordine dei -12/-14°C.
Nella giornata di martedì (ma per la precisione a cavallo tra martedì e mercoledì), sulla Scandinavia si andrà progressivamente affermando un'area anticlonica di tipo dinamico che disporrà il suo asse in maniera tale da spingere il nucleo d'aria gelida verso sud-est, accompagnato da un vortice depressionario che gradualmente si andrà a formare tra la Polonia, la Repubblica Ceca e le Repubbliche Baltiche.
E proprio da qui partiranno le grandi manovre invernali; il cammino del nucleo gelido verso sud-est sarà imperioso. Nella giornata di mercoledì invaderà tutta l'Europa centrale, spingendosi fin sulla Germania, i Paesi alpini e il settore nord-orientale della Francia, con termiche a 850 hPa (circa 1500 metri) generalmente comprese tra -4/-10°C. Gran freddo di tipo continentale, quindi con poco scarto termico tra suolo e quota.
Entro giovedì l'aria gelida avrà modo di estendersi anche alle nostre regioni settentrionali, seppur il grosso della colata russa transiterà al di la della barriera alpina. Nel contempo umide masse d'aria di origine oceanica sfrutterranno la parte meridionale indebolita dell'anticiclone scandinavo per incunearsi verso l'Europa meridionale, attraversando dapprima l'Iberia e poi, gradualmente, anche il settore centrale del Mar Mediterraneo.
Ritorna la neve al Nord, anche in pianura: una situazione questa potenzialmente esplosiva. L'aria umida oceanica andrebbe a scorrere su di un cuscinetto gelido venutosi a creare sulle pianure del Nord, gettando le basi per una fase nevosa potenzialmente molto intensa e prolungata. I fiocchi inizierebbero a cadere fin sul piano già dalla mattinata di giovedì e potrebbero insistere, tra il debole e il moderato, almeno fino a domenica 24 Febbraio.
Si tratta di dinamiche ancora tutta da valutare, anche se la situazione è grosso modo delineata. Tornerebbe a nevicare fin sul piano sul Piemonte, sulla Lombardia, sull'Emilia centro-occidentale (probabilmente sarà pioggia sulle coste romagnole, ma ci torneremo), in Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia. Neve che farebbe di nuovo la sua comparsa anche sulla città di Genova, a causa della Tramontana Scura.
Super nevone anche tra Francia meridionale e Spagna: Il nucleo gelido proveniente dalla Russia europea terminerà il suo percorso spingendosi fin verso la Penisola Iberica e i settori settentrionali e nord-occidentali dell'Africa, con nevicate attese in queste zone fino a bassa quota sui rilievi.
La formazione di un'ansa depressionaria piuttosto vasta sul Mediterraneo centrale (che ingloberebbe poi buona parte della nostra Penisola), permetterà delle copiose nevicate anche in molti settori della Francia meridionale e della spagna centro-orientale. Neve dunque non esclusa in città come Marsiglia, Valencia, Barcellona e Madrid.
E sul resto dell'Italia? Escluse le regioni settentrionali, di cui abbiamo già ampiamente parlato, un discorso a parte va inoltre concentrato al resto della nostra Penisola. Tra giovedì e venerdì un rapido sistema depressionario proveniente dal nord-Africa transiterà sui mari più a sud dell'Italia, lambendo l'estremo meridione e dando vita ad una situazione di spiccata instabilità atmosferica, caratterizzata da diffusi rovesci e qualche sporadico temporale.
Tuttavia le regioni centro-meridionali non verranno interessate dalla colata gelida russa e godranno invece di un clima decisamente più mite, indotto dai venti sud-occidentali che si andranno ad instaurare sulla parte ascendente del sistema depressionario in approfondimento sui mari occidentali dell'Italia.
Si tratta di una configurazione che convoglierebbe sistemi temporaleschi anche piuttosto intensi su buona parte del Centro e del Sud peninsulare, con forti precipitazioni e nevicate sui rilievi solo a quote decisamente elevate (probabilmente più basse solo sui rilievi toscani). L'aria fredda, mitigata tuttavia dal mare, potrebbe giungere solo all'inizio della successiva settimana, quando ormai la bassa pressione mediterranea avrà sensibilmente perso consistenza.
Rinaldo Cilli, MeteoPortaleItalia
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