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Analisi Meteorologica

Analisi METEO: Ci avviciniamo alle festività NATALIZIE, regna ancora l'incertezza sulle sorti del TEMPO in Italia. Intanto si preparano grandi MANOVRE per il futuro

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modelli incertiL'Italia "terra di confine". A primo impatto potrebbe rappresentare il titolo di un libro di geografia, ma seguendo le dinamiche meteorologiche che ci apprestiamo ad affrontare si capirà il perchè di questa appropriata denominazione, frutto di una situazione barico-configurativa piuttosto interessante per il comparto euro-mediterraneo.

Da una parte ritroviamo una rediviva circolazione depressionaria nord-atlantica in grado di caratterizzare il tempo su buona parte dell'Europa centro-occidentale e dell'area mediterranea, mentre dall'altra sta agendo un forte anticiclone russo-siberiano alla base del mantenimento di condizioni climatiche fortemente invernali.

Nell'immagine sottostante è piuttosto evidente tale scenario:

atlantico russo

Di nuovo più freddo sull'Italia nei prossimi due-tre giorni:

La progressiva affermazione di un vortice depressionario poco a sud della Penisola balcanica incentiverà l'intrusione di masse d'aria nuovamente via via più fredde fino in direzione del nostro Paese, generando un calo delle depressione sud balcanitemperature.

I venti da est/nord-est che si instaureranno sui nostri mari addenseranno nuvolosità più o meno compatta tra l'estremo meridione italico e la fascia adriatica, ove non mancherà qualche diffuso acquazzone sparso.

Il calo termico, piuttosto notevole specie nelle zone interne, permetterà alla neve di scendere sui rilievi appenninici fino a quote medio-basse, generalmente comprese tra 800-1000 metri.

La "battaglia" tra l'Atlantico e l'Orso siberiano:

Torniamo per un attimo a quanto sottolineato in apertura editoriale; la dura battaglia tra l'anticiclone russo-siberiano e la vasta circolazione basso pressoria di natura oceanica si materializzerà in concomitanza del fine settimana, quando un'ampia struttura di bassa pressione raggiungerà le Isole Britanniche.

Ipotesi natalizie, regna ancora l'incertezza, ma...:

Arriviamo così al periodo natalizio. Lo "scontro" tra l'alta pressione russa e la depressione nord-atlantica si rivelerà breve, perchè a prevalere sarà la circolazione oceanica che si presenterà davvero in bello spolvere.

Nella giornata della Vigilia la nostra Penisola verrà raggiunta dall'anticiclone azzorriano che intanto si impossesseràaria mite italia vigilia di natale indisturbato del Mediterraneo occidentale, portando un clima assai mite tra Iberia e Francia centro-meridionale.

Aria più calda che si estenderà anche a parte dell'Italia, la Sardegna verrà raggiunta dalla +14°C a 850 hPa, mentre un sensibile aumento termico si avvertirà anche sulle regioni occidentali del nostro Paese.

Il gelo si ritira ad est, sempre più probabile il peggioramente per Natale e Santo Stefano:

La spinta nord-atlantica risulterà di importanza rilevante per l'arretramento progressivo del gelo russo verso est. Siamo ormai giunti al Natale.

natale santo stefano più instabilitàI movimenti barici che si andranno a compiere sull'Europa centro-occidentale confermano come le festività natalizie (in particolare modo il Natale e il Santo Stefano) dovrebbero essere contraddistinte da un tempo decisamente più instabile ed improntato all'arrivo di aria più fredda nord-atlantica.

La circolazione infatti, complice un lieve indebolimento della jet stream, dovrebbe orientarsi dai quadranti nord-occidentali, incentivando rovesci sparsi soprattutto al Sud Italia e sulle regioni occidentali.

In questa situazione le temperature tenderebbero ad abbassarsi e fondamentalmente a portarsi in linea con quelle che sono le medie tipiche di questo periodo. Neve sui rilievi al di sopra dei 900 metri in Appennino.

Siamo a fine mese, grandi manovre invernali all'orizzonte:

Avendo dunque analizzato la situazione che si prospetta per i prossimi giorni possiamo confermare che almeno fino al 26/28 di Dicembre non si prevedono ondate di freddo rilevanti per quanto concerne il nostro Paese.

Le cose potrebbero mutare solo in corrispondenza del nuovo anno, quando potrebbero manifestarsi dei mutamenti warming straimportanti nello scacchiere barico sull'emisfero settentrionale.

Primo tra tutto il warming stratosferico previsto nell'area siberiana (ma con effetti che valuteremo solo nei prossimi giorni, ad oggi è ancora presto parlarne), secondo poi (ma di importanza comunque primaria) i possibili disturbi al Vortice Polare operati da aria più calda in spinta dalle quote più basse.

Tra l'altro, osservando le proiezioni stratosferiche a lungo raggio, possiamo notare anche una tendenza ad inversione dei venti zonali, con possibilità crescente di situazioni di gelo da moto retrogrado.

Buone le manovre per il prossimo futuro meteorologico, anche se stiamo comunque parlando di dinamiche non di facile lettura, soprattutto quando si ha a che fare con la Stratosfera.

Cosa aspettarci dunque, prime ipotesi: ebbene, come detto è molto difficile sbilanciarci in linee di tendenza. Stando alla situazione attuale ci attendiamo una maggior ingerenza da parte dell'alta pressione azzorriana a ergersi a blocco delle correnti oceaniche, favorendo un corposo indebolimento della corrente a getto.

Verrebbero così a crearsi i presupposti per assistere a condizioni barico-configurative maggiormente improntate alla dinamicità, con onde planetarie decisamente più attive su scala europea.

E allora, tralasciando il periodo natalizio, è lecito attenderci maggiori ingerenze fredde tra la conclusione mensile e l'esordio di Gennaio, proprio a causa di una maggior meridianizzazione delle figure bariche.

Riteniamo assai probabile, con l'inizio del nuovo anno, un mutamento circolatorio su vasta scala per quanto riguarda l'emisfero settentrionale, ma molto dipenderà anche dall'azione di quel warming siberiano che intravedono i modelli entro la fine di dicembre. Per il momento però siamo solo nel campo delle ipotesi...si vedrà.

Rinaldo Cilli{jacomment on}

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