Analisi Meteorologica
Analisi Meteo: Attivo vortice afro-mediterraneo genererà spiccata instabilità tra il Sud e le Isole. In arrivo interferenze fresche lungo l'Adriatico
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- Pubblicato 13 Novembre 2012
- Scritto da Rinaldo Cilli
L'intensa fase di maltempo abbattutasi nelle scorse ore sulle regioni centro-settentrionali è oramai cessata, anche se permane qualche annuvolamento sparso figlio della pur sempre presente circolazione umida meridionale. Il violento temporale auto-rigenerante che ieri ha flagellato la Toscana è ormai declassato e nelle zone alluvionate si registra un importante miglioramento delle condizioni meteorologiche.
Va detto che in queste aree il quantitativo pluviometrico accumulato a seguito delle forti piogge è alquanto incredibile; pensate, in 36 ore, su molte città meridionali toscane, si sono toccati i 400 mm e oltre. Davvero notevole e incredibile il sistema, sia per intensità che per durata.
Fortunatamente ora la situazione si sta gradualmente normalizzando; normalizzando soprattutto nell'aspetto meteorologico, perchè in molte zone è tornato il sereno e le nubi si sono ormai definitivamente allontanate.
Molte città e Paesi tuttavia sono ancora completamente sommersi d'acqua e contianuano a giungere notizie di vittime e dispersi su buona parte del comparto centrale e meridionale della regione Toscana.
Ora però attrare a se l'attenzione anche quel profondo vortice depressionario attivo nel nord dell'Africa; bellissima l'immagine satellitare che ci mostra la spirale ciclonica in cui ruotano diversi sistemi temporaleschi.
Innanzitutto partiamo con il confermare come tale vortice avrrà solo effetti marginali sul contesto meteorologico nazionale e,fortunatamente, la fenomenologia precipitativa più importante resterà confinata in mare aperto.
Certo, tra oggi e mercoledì pioverà in maniera diffusa su Sardegna, Sicilia e regioni meridionali, ma si tratterà di piogge o rovesci di moderata entità, senza particolari eccessi.
Solo sul settore ionico di Sicilia e Calabria potrebbero manifestarsi fenomeni un pò più marcati, ma nel complesso non ci attendiamo eccessi rilevanti.
Va detto infatti che tale struttura depressionaria tenderà nei prossimi giorni a muoversi lentamente verso sud-est, andandosi ad avvicinare in maniera assai minacciosa al comparto meridionale italico.
Tale movimento favorirà l'attivazione di tese correnti orientali un pò su tutto il nostro Paese, seppur i venti più forti spireranno sui mari centro-meridionali e intorno alle due Isole, ove i mari risulteranno molto mossi o agitati.
Il rinforzo dell'alta pressione, intanto, favorirà il ritorno di un tempo tutto sommato stabile e soleggiato su gran parte del Centro.Nord Italia, fatta eccezione per il ritorno di densi banchi di nebbia nelle pianure del Nord.
Dicevamo del vortice afro-mediterraneo: ebbene, nei prossimi giorni, col suo spostamento sud-orientale, attiverà correnti d'aria più fresche orientali legate all'approssimarsi, al comparto Adriatico, di un vortice in quota colmo di aria fredda in arrivo dal settore balcanico.
Aria fresca che quindi addenserà nubi sparse, localmente anche compatte, lungo tutta la fascia orientale italiche, con piovaschi diffusi tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Le piogge, quindi, non si limiteranno ad interessare le sole Isole e l'estremo meridione.
Molto importante anche l'aspetto termico, perchè i venti miti in arrivo da sud cederanno gradualmente il passo ad aria ben più fresca proveniente dall'Euroipa orientale.
A partire da domani e per tutta la seconda metà della settimana ci attendiamo quindi un deciso calo termico in tutto il Paese. Tornerà a far fresco e le temperature, specie quelle odierne, a fatica toccheranno (salvo eccezioni) i +16/+18°C.
Per quanto concerne il medio-lungo termine resta viva (anzi, sta salendo sempre più la sua quotazione) la possibilità di nuovi apporti umidi oceanici in direzione del Mediterraneo, com vari cavi d'onda a premere sull'Europa meridionale.
Non escludiamo quindi una nuova fase maggiormente più variabile, ma comunque fresca, tra il 18 e il 22 del mese, con piogge diffuse in particolar modo sulle regioni centrali e settentrionali. Per il momento quindi il freddo invernale, quello vero, può ancora attendere.
Rinaldo Cilli{jacomment on}
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