Analisi Meteorologica
Uno sguardo a lungo termine, come potrebbe finire l'INVERNO?
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- Pubblicato 11 Febbraio 2015
- Scritto da Luca Angelini
Sino alla terza decade non si prevedono eventi di particolare rilevanza
La seconda parte della stagione invernale a volte riserva particolari dinamiche volte all’indebolimento del Vortice Polare Stratosferico, ovvero di quella struttura che rappresenta la circolazione polare alle alte quote. Non di rado queste dinamiche, riescono ad incidere sugli eventi meteorologici anche alle medie latitudini, essenzialmente manifestandosi con repentini cambi di circolazione, talora accompagnati da irruzioni anche notevoli di aria fredda.
Ma allora cosa emerge dalle analisi attuali?
In prima istanza si nota una sostanziale “tranquillità“: il Vortice Polare Stratosferico risulta compatto, seppur con asse sbilanciato sull’emisfero europeo, poichè compresso sul lato pacifico, dall’anticiclone stratosferico delle Aleutine. Nei prossimi giorni, l’asse del Vortice Stratosferico tenderà ad ellitticizzarsi e a disporsi con i fuochi tra nord America e Siberia orientale.
Sull’Europa ne deriva una ripresa del flusso principale dai quadranti occidentali, che, alla luce dei rispettivi indici, pare trovare conferma anche nella circolazione dei bassi strati. Anche considerando ulteriori elementi predittivi, come flussi di calore, convergenza di questi verso la stratosfera polare, indici zonali, limiti di soglia dell’indice NAM, non si notano particolari sconvolgimenti alle alte quote.
Il tutto pare trovare corrispondenza anche nello studio dei treni d’onda a livello della troposfera, che sino alla terza decade di febbraio non rilevano alcuna anomalia particolare.
In buona sostanza sull’Italia, possiamo tracciare una linea di tendenza che, con buona probabilità, potrà svolgersi come segue:
Prima fase (fino al 13 febbraio) tempo anticiclonico, quindi stabile, soleggiato e con marcata escursione termica su nord, centro e Sardegna, più freddo, ventoso e tratti anche un po’ incerto al sud, dove le temperature permarranno 1-3°C al di sotto della media.
Seconda fase (dal 14 al 19 febbraio) subentro di correnti umide atlantiche, che imporranno tempo spesso grigio e piovoso, con nevicate frequenti in montagna e occasionalmente, all’inizio, anche a quote basse o addirittura pianeggiati su Alpi e nord-ovest. Contestualmente avremo un rientro delle temperature entro valori medi su tutta l’Italia (ai diminuzione al centro-nord e in aumento al sud).
Terza fase (dal 20 al 25 febbraio) il flusso portante tende ad accelerare e a distendere l’anticiclone delle Azzorre verso l’Europa e il Mediterraneo. In Italia sarà dunque possibile una fase meteorologicamente piuttosto tranquilla e stabile, con qualche disturbo eventuale e comunque marginale solo al sud. Le temperature si portano al di sopra della media.
A seguire, quindi negli ultimissimi giorni del mese, pare possibile l’intervento di modifiche anche sostanziali alla circolazione precedente, il che depone per una nuova fase caratterizzata da maggior dinamicità atmosferica.
Luca Angelini
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