Analisi Meteorologica

Il VORTICE POLARE presenta le sue prime INCERTEZZE...cosa potrebbe accadere nel lungo termine?

Abbiamo parlato precedentemente esaminando tutte le costanti del caso, di un Vortice Polare piuttosto compatto già dai mesi precedenti e che avrebbe potuto portare condizioni meteorologiche non proprio invernali soprattutto sull'Europa centro/occidentale. In effetti così è stato.

 Un inverno questo, che fino ad ora ha premiato prevalentemente in termini di freddo e neve gli USA con l'ultima ondata di gelo particolarmente eccezionale.

La causa di quest'ultima ondata di gelo negli USA è proprio il dislocamento di una parte del Vortice Polare sull'area Americana, in grado di far piombare gran parte degli Stati Uniti d'America nel vero e proprio gelo polare.

Continua invece a verificarsi sull'Europa un clima meteorologicamente parlando, più autunnale che invernale. Ma cambierà qualcosa nel corso dei prossimi giorni?

Probabilmente si. Partiamo esaminando l'emisferica del centro di calcolo inglese ECMWF.

Nel corso dei prossimi giorni, il Vortice Polare potrebbe essere ancora più disturbato di ora e quindi sempre più spostato dalla sua natale sede geografica. Il tutto indicato nella figura facente riferimento al 15 di gennaio.

Questo potrebbe comportare i primi veri scambi di meridiani tra le alte e le medie latitudini e quindi un ritorno dell'inverno dopo la metà di gennaio anche sul territorio europeo. Potrebbe esserci dunque, una discesa anche importante di aria fredda sull'Europa dell'Est entro la fine del mese.

Anche la nostra Penisola, potrebbe risentire dell'ingresso di aria più fredda che potrebbe portare il ritorno delle nevicate a quote di media bassa montagna. In ogni caso non si dovrebbe trattare di nulla di eccezionale.

Si potrebbe trattare per la nostra Penisola di una breve passata fredda....ma è ancora tutto da valutare. Successivamente a questa ipotetica fase invernale, potrebbe esserci una ripresa delle velocità zonali e delle vorticità canadesi, in grado di confinare il vero freddo solamente alle alte latitudini.

Dunque parliamo per ora di un mese di gennaio che potrebbe lasciarci senza alcun colpo di scena.

Per quanto riguarda il mese di febbraio, facciamo solamente un piccolo accenno a quella che potrebbe essere la situazione. Potrebbero calare nuovamente le velocità zonali e dunque si potrebbe assistere ad uno svuotamento delle vorticità canadesi. Il tutto potrebbe favorire delle discese di aria più fredda direttamente dal nord Europa, con un coinvolgimento più diretto anche della nostra Penisola.

Ovviamente si tratta di una semplice analisi che potrebbe essere confermata o smentita nel corso dei prossimi giorni. Ho cercato di essere il più chiaro possibile...cercando di non usare un liguaggio troppo specifico per essere comprensibile per tutti.

Emanuele Valeri

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