Analisi Meteorologica

Indici NAO e AO negativi: gennaio dinamico e instabile?

Dettagli: Categoria principale: Monitoraggio & Analisi modelli; Categoria: Analisi Meteorologica; Pubblicato 22 Dicembre 2013; Scritto da Andrea Cecilia

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Indici NAO ed AO negativi: le possibili conseguenze.

Dopo la prolungata fase di stabilità qualcosa inizia a muoversi: ce lo dicono in primis gli indici AO e NAO, che stanno lentamente andando in negativo.

L'indice AO misura la differenza di pressione tra il VP (vortice polare) e l'Anticiclone delle Azzorre; in caso di AO negativo il VP tende ad avere pressioni maggiori e ad espandersi a più basse latitudini, mentre l'Azzorriano si indebolisce stazionando anch'esso a latitudini più basse: è una condizione necessaria ma non sufficiente perché l'Europa, Italia compresa, possa essere oggetto di irruzioni artiche e di clima perturbato.

L'indice NAO misura invece la differenza di pressione tra il ciclone d'Islanda e l'anticiclone delle Azzorre, ed ha conseguenze analoghe a quelle dell'AO.

La discesa di questi due indici teleconnettivi ci indica che qualcosa si sta muovendo e che, molto probabilmente, gennaio non sarà monotono e lungamente stabile quanto lo è stato dicembre.

Di seguito riportiamo le osservazioni e le previsioni (in rosso) degli indici AO (a sinistra) e NAO (a destra). Cliccare per ingrandire.

Il 2014 potrebbe quindi iniziare all'insegna dell'instabilità, come ci mostrano anche le tendenze modellistiche a lungo termine: flussi umidi ed instabili provenienti da sud-ovest provocheranno piogge sparse sulla nostra Penisola, in un contesto che sarà generalmente nuvoloso o variabile, e questo è l'altro volto dell'inverno.

Non stiamo parlando però di freddo: le temperature si dovrebbero mantenere nella media del periodo, se non poco al di sopra; di segnali in questo senso ancora non se ne vedono, anche se la discesa degli indici ci potrebbe far sperare in un'irruzione artica più seria in un prossimo futuro.

Di seguito la configurazione prevista per il primo gennaio dai modelli GFS (a sinistra) e ECMWF (a destra).