Analisi Meteorologica
Non c'è spazio per l'alta pressione; il nucleo freddo sui Balcani rinvigorirà la spinta fredda orientale. Stabilità ancora lontana
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- Pubblicato 15 Febbraio 2012
- Scritto da Rinaldo Cilli
Stiamo lentamente uscendo da un'intensa e prolungata ondata di freddo che ha portato temperature bassissime e nevicate in abbondanza su gran parte della nostra Penisola. I fenomeni maggiori, come abbiamo visto, hanno interessato soprattutto le regioni centro-settentrionali, ma anche il Sud ha ricevuto la sua parte. Ora l'aria siberiana si è allontanata verso i Balcani e sul Mediterraneo centrale si è andato affermando un flusso di correnti più umide da ovest. I segnali, inequivocabili, li abbiamo osservati oggi, con le nubi che hanno attraversato dapprima la Toscana, poi l'Umbria e via via anche il Lazio, portando piovaschi deboli e nevicate fino a bassa quota. Nelle prossime ore la nuvolosità si spingerà verso sud e andrà ad impattare sulle coste tirreniche della Calabria e della Sicilia. Anche qui darà vita a isolati acquazzoni sparsi.
Intanto però, in prossimità dell'area balcanica, si sta muovendo, con direzione sud-est un nucleo di asria gelida che nel corso dei prossimi giorni raggiungerà i Balcani, determinando spiccate condizioni di maltempo. La spinta progressiva da ovest del campo anticiclonico di natura azzorriana devierà tale nucleo verso est, pertanto sull'Italia l'interessamento risulterà solo marginale e limitato esclusivamente all'estremo meridione. Tuttavia, nella giornata di domani, le correnti fredde da nord bersaglieranno gran parte dell'estremo Sud e la fascia adriatica, ove il clima proseguirà a mantenersi freddo invernale. Altrove i termometri tenderanno a salire ulteriormente e almeno nei valori massimi si tornerà a respirare una nuova e più gradevole aria.
La presenza del nucleo freddo sui Balcani risulterà un ostacolo per i tentativi espansionistici da parte dell'alta pressione delle Azzorre, che dunque non si muoverà dalla sua posizione attuale. Centrerà infatti i suoi massimi a largo delle coste portoghesi, in pieno oceano e lascierà il Mediterraneo centrale in balia di una vasta lacuna barica. Ciò significa dunque, come abbiamo visto, che il tempo sull'Italia diverrà via via più variabile e che le nuvole, specialmente nel fine settimana, diverranno sempre più presenti e compatte. Un tipo di tempo dai connotati tipici dell'autunno, con pioggia, vento debole, nuvole e un clima uggioso.
Questa fase meteorologica si protrarrà almeno fino agli inizi della prossima settimana. In questo caso bisognerà valutare l'arrivo, dal nord-Atlantico, di una saccatura piuttosto profonda che rapidamente si porterà in direzione dell'Europa centrale. E' difficile al momento stabilire se riuscirà o meno, seppur parzialmente, a coinvolgere la nostra Penisola, ma se ciò accadesse ci attendiamo un peggioramento tra il Nord, la Sardegna e le regioni tirreniche, con conseguente abbassamento delle temperature per venti nord-occidentali. Ci torneremo con più dettagli in altri appositi editoriali. Per ora, comunque, l'affermata stabilità atmosferica resta lontana, anche se i prossimi giorni, comunque, saranno caratterizzati da un tempo tutto sommato bello e soleggiato, specialmente al Centro-Nord.
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